Guido Zabena, annegato in un sottopasso: la Procura indaga per omicidio colposo
Omicidio colposo: è questa l'ipotesi di reato sulla quale indaga la procura di Ivrea in relazione alla morte di Guido Zabena, 51 anni, annegato lunedì notte in un sottopasso allagato a Rivarolo Canavese. L'inchiesta, condotta dal pubblico ministero Chiara Molinari, è ancora contro ignoti in attesa della relazione definitiva dei vigili del fuoco. Sulla base delle prime anticipazioni degli inquirenti la procura ha chiesto ai carabinieri nuovi accertamenti e chiederà una perizia tecnica sul sottopasso. Gli uomini dell'arma hanno acquisito documentazione in Comune e sarà loro compito soprattutto comprendere perché le pompe, pur funzionando ed essendo predisposte proprio per situazioni di allagamenti, si siano intasate senza riuscire a vuotare il sottopasso.
Come spiega Repubblica l'altro elemento su cui la Procura intende fare luce è ciò che è accaduto nell'automobile di Zabena. Come mai l'uomo, che stava rientrando a casa dal lavoro, non è riuscito a liberarsi? Zabena è rimasto bloccato in auto almeno 25 minuti, il tempo necessario ai vigili del fuoco chiamati da Ivrea per arrivare sul posto. Poco prima di morire ha telefonato al padre e alla madre dicendo loro di non riuscire ad aprire le portiere o i finestrini, probabilmente a causa di un guasto al sistema elettrico, andato in tilt a causa dell'acqua. Non è ancora chiaro se l'uomo abbia tentato di rompere un vetro o ad aprire la portiera, e spetterà alla procura comprendere anche quale meccanismo o malfunzionamento elettrico lo abbiano imprigionato nella sua vettura, condannandolo di fatto a una lenta agonia. Sono tutti quesiti che verranno affidati a consulenti tecnici per una perizia che farà piena luce su ciò che è successo a Rivarolo Canavese martedì, ma soprattutto su quello che si sarebbe potuto fare per scongiurare la tragedia.