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Guida contromano per fare colpo sulle ragazze e si schianta: morta una 16enne

È successo a Manchester, Regno Unito, dove un 18enne ha ucciso una 16enne che aveva accettato insieme alla sorella e ad altri amici un passaggio nella sua auto dopo un rave party. È stato condannato a sei anni di carcere: “Mi sento in colpa, sarei voluto morire io”.
A cura di Ida Artiaco
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Chloe Cockton (Facebook).
Chloe Cockton (Facebook).

Guidava volutamente contromano a 130 chilometri orari per fare colpo sulle ragazze che erano a bordo della sua macchina. Voleva sfidare la morte, dimostrando di essere più forte. Ma non ce l'ha fatta e si è schiantato nei pressi di un pub contro il cordolo di un marciapiede, facendo ribaltare rovinosamente la vettura. Lui, Michael Bowker, 18 anni, è riuscito a salvarsi, ma a fare le spese della sua bravata è stata una 16enne, Chloe Cockton, che aveva accettato il suo passaggio. I fatti, accaduti a Manchester, Regno Unito, risalgono allo scorso luglio. Pochi giorni fa Bowker è stato condannato a sei anni e mezzo di carcere dai giudici della Manchester's Minshull Street Crown Court. Si è dichiarato pentito e perseguitato dal rimorso per quella tragedia e che avrebbe preferito morire lui piuttosto che provocare tanto dolore.

Erano le due del mattino dello scorso 24 luglio. Chloe, insieme alla sorella 17enne e ad una sua amica, cercava qualcuno che le riportasse a casa dopo aver preso parte ad un rave party a Rochdale, nella contea di Manchester. Durante la serata le tre ragazze avevano conosciuto Michael, che aveva offerto loro più volte un passaggio. Dopo essersi accertato che non avesse bevuto o fatto uso di sostanze stupefacenti, sono salite in macchina insieme ad un altro 16enne. È stato proprio in quel momento che per loro è cominciato un vero e proprio incubo.

Michael, che aveva preso la patente da poco più di un mese, ha cominciato a correre a tutta velocità contromano, noncurante delle urla terrorizzate degli altri passeggeri. Solo lo schianto contro un marciapiede ha fermato la sua folle corsa. Chloe, che viaggiava sul sedile posteriore, ha subito lesioni multiple fatali ed è morta tra le braccia della sorella maggiore, gli altri sono rimasti feriti. Arrestato, il ragazzo ha confessato di voler fare colpo sulle amiche sfidando la morte. La sentenza è arrivata nei giorni scorsi, e non sono mancati in aula momenti di tensione con il padre della vittima, che è stato trattenuto a stento dagli altri parenti.

Toccante è stata la testimonianza della sorella di Chloe. "La vedevo sanguinare mentre mi chiedeva aiuto: non si può descrivere il dolore che ho provato. Quando la tua sorellina, che hai protetto per tutta la vita, chiede il tuo aiuto e tutto quello che puoi fare è tenerla stretta fino a quando muore, il cuore ti si strappa in mille pezzi", ha raccontato alla corte. Dal canto suo, Michael, in una lettera, ha scritto di sentirsi in colpa, "non riesco neanche a esprimere quanto. Mi guardo allo specchio, vedo la cicatrice sulla mia faccia e mi ricorda Chloe. Vorrei essere morto io quella notte".

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