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Guai per Donald Trump, il suo avvocato confessa: “Ho pagato il silenzio di due donne. Il presidente sapeva”

Michael Cohen, avvocato di fiducia di Donald Trump, ha confessato di aver pagato il silenzio di due donne che sostenevano di aver avuto relazioni con l’uomo che sarebbe diventato il presidente degli Stati Uniti.
A cura di Davide Falcioni
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Sono giornate complicate per il presidente degli Stati Uniti Donald Trump: il suo ex legale di fiducia Michael Cohen si è dichiarato colpevole di otto capi d'accusa, fra i quali l'aver pagato il silenzio di due donne durante l'ultima campagna elettorale in USA. Nelle stesse ore l'ex responsabile della campagna elettorale del capo della Casa Bianca Paul Manafort è stato giudicato colpevole per otto capi di imputazione, cinque dei quali per frode fiscale.

Michael Cohen ha ammesso di fronte al giudice di avere comprato, "su richiesta e in coordinamento" con  Donald Trump, il silenzio di due donne che sostenevano di avere avuto rapporti sessuali con il futuro presidente, versando 130mila dollari alla prima e 150mila dollari alla seconda. I pagamenti, ha aggiunto Cohen, avevano "lo scopo di influenzare le elezioni". Cohen non ha rivelato le identità delle due donne, ma i pagamenti sono compatibili  a quelli effettuati alla pornostar Stormy Daniels e all'ex coniglietta di Playboy Karen McDougal. La confessione dell'ex legale di Trump viene giudicata "esplosiva" da molti commentatori americani, in quanto suggerisce che il presidente potrebbe avere commesso un crimine.

A differenza dal caso Cohen, quello che ha riguardato Manafort non coinvolge direttamente Trump. Malgrado ciò esso dà un nuovo slancio all'inchiesta sul cosiddetto Russiagate condotta dal procuratore speciale Robert Mueller. L’ex capo della campagna elettorale di Trump alle elezioni presidenziali del 2016 era stato incriminato con 18 capi d’accusa, per frodi relative al denaro incassato quando faceva il consulente in Ucraina. I giurati hanno raggiunto il consenso su 8 imputazioni, stralciando almeno momentaneamente le altre 10. Donald Trump ha commentato la notizia dicendosi "molto triste", ma aggiungendo anche che la sentenza "non mi coinvolge" e che "non ha assolutamente nulla a che fare" con le ingerenze russe nella campagna presidenziale.

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