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Grillo: “Italia triangolo della Bermuda delle imprese: spariscono tutte”

Il leader del Movimento 5 stelle denuncia il fenomeno della delocalizzazione delle aziende e le conseguenze sul mercato del lavoro. E i dipendenti? “Cornuti e mazziati” scrive sul blog.
A cura di Biagio Chiariello
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“Il triangolo delle Bermude è una zona dell’Oceano Atlantico dalla forma triangolare di circa un milione di km quadrati in cui si ritiene avvengano sparizioni di navi ed aerei. Il triangolo delle Bermude europeo è invece una zona dalla forma di stivale di circa 300. 000 km quadrati dove spariscono aziende di ogni tipo da anni. Più che sparire si dematerializzano e compaiono, come per magia, in altri luoghi del pianeta". Lo scrive oggi Beppe Grillo sul suo blog in un post nel quale denuncia il fenomeno della delocalizzazione industriale in atto in Italia e le conseguenze sul mercato del lavoro. “Succede così che un’azienda veneta si ritrovi all’improvviso sul suolo polacco e una marchigiana appaia in Anatolia. E’ un trucco di prestidigitazione di alta scuola. Le parole magiche – sottolinea il leader del Movimento 5 Stelle – sono ‘costo del lavoro’ e ‘internazionalizzazione’. Perché l’esercizio riesca, per prima cosa va pronunciata la parola “costo del lavoro” che in Italia è sempre troppo alto e all’estero è sempre più basso”.

Dunque "costo del lavoro" da una parte: "in Italia è sempre troppo alto e all'estero è sempre più basso", quando basta, scrive Grillo, per iniziare "la procedura di esportazione dell'azienda. Non è colpa di nessuno, ma del mercato globale, se si deve espatriare. Che in realtà il costo del lavoro sia in Italia ingestibile per colpa delle tasse altissime e gli stipendi siano i più bassi in Europa per le folli politiche governative è un dettaglio secondario"; poi l'altra parola magica è "internazionalizzazione". "Una parola buona, positiva che nell'immaginario trasforma gli imprenditori in novelli Magellano e Colombo" scrive il comico genovese. Ma in questa situazione i dipendenti si trovano cornuti e mazziati. Licenziati per il costo del lavoro troppo alto dovuto allo Stato con una tassazione sul lavoro e sull'impresa tra le più alte del mondo. Inviati come missionari in terre lontane per addestrare turchi, cinesi, polacchi, serbi e trasferire le loro competenze. Tutto in nome dell'internazionalizzazione, una parola magica usata per delocalizzare le nostre imprese che però, una volta all'estero, mantengono, grazie alle leggi dello Stato, il marchio made in Italy" è l'analisi di Beppe Grillo.

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