559 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Grillo: “Con questo governo il 25 aprile è morto, i partigiani piangerebbero”

Il leader del M5S sul suo blog fa l’elenco del perché il 25 aprile è morto e conclude “Oggi evitiamo di parlarne, di celebrarlo, restiamo in silenzio con il rispetto dovuto ai defunti. Se i partigiani tornassero tra noi si metterebbero a piangere”.
A cura di Antonio Palma
559 CONDIVISIONI
Immagine

"Nella nomina a presidente del Consiglio di un membro del Bilderberg il 25 aprile è morto", con questa frase inizia un lungo post di Beppe Grillo pubblicato sul suo blog in cui il leader del M5s si scaglia tra l'altro contro  la dittatura dei partiti e l'informazione corrotta. Il comico ritorna anche sull’elezione del Presidente della Repubblica, affermando che “il 25 aprile è morto” dopo “la mancata elezione di Rodotà, la rielezione di Napolitano e il passaggio di fatto a una Repubblica presidenziale”. Per Grillo però questo giorno non esiste più anche per la situazione economica italiana che ha generato “disoccupati, fabbriche che chiudono, tagli alla Scuola e alla Sanità,  e un  milione e mezzo di giovani emigrati in questi anni per mancanza di lavoro”. Per Grillo il 25 aprile muore anche a causa della “perdita della nostra sovranità monetaria, politica, territoriale e le ingerenze straniere”. Alla fine del lungo elenco del perché il 25 aprile è morto Grillo conclude: "Oggi evitiamo di parlarne, di celebrarlo, restiamo in silenzio con il rispetto dovuto ai defunti. Se i partigiani tornassero tra noi si metterebbero a piangere".

Nella nomina a presidente del Consiglio di un membro del Bilderberg il 25 aprile è morto,
nella grassa risata del piduista Berlusconi in Parlamento il 25 aprile è morto,
nella distruzione dei nastri delle conversazioni tra Mancino e Napolitano il 25 aprile è morto,
nella dittatura dei partiti il 25 aprile è morto,
nell'informazione corrotta il 25 aprile è morto,
nel tradimento della Costituzione il 25 aprile è morto,
nell'inciucio tra il pdl e il pdmenoelle il 25 aprile è morto,
nella rielezione di Napolitano e il passaggio di fatto a una Repubblica presidenziale il 25 aprile è morto,
nell'abbraccio tra Bersani e Alfano il 25 aprile è morto,
nella mancata elezione di Rodotà il 25 aprile è morto,
nella resurrezione di Amato, il tesoriere di Bottino Craxi, il 25 aprile è morto,
nei disoccupati, nelle fabbriche che chiudono, nei tagli alla Scuola e alla Sanità il 25 aprile è morto,
nei riti ruffiani e falsi che oggi si celebrano in suo nome il 25 aprile è morto,
nel grande saccheggio impunito del Monte dei Paschi di Siena il 25 aprile è morto,
nel debito pubblico colossale dovuto agli sprechi e ai privilegi dei politici il 25 aprile è morto,
nei piduisti che infestano il Parlamento e la nazione il 25 aprile è morto,
nelle ingerenze straniere il 25 aprile è morto,
nella perdita della nostra sovranità monetaria, politica, territoriale il 25 aprile è morto,
nella mancata elezione di Rodotà il 25 aprile è morto,
nella Repubblica nelle mani di Berlusconi, 77 anni, e Napolitano, 88 anni, il 25 aprile è morto,
nei processi mai celebrati allo "statista" Berlusconi il 25 aprile è morto,
nella trattativa Stato – mafia i cui responsabili non sono stati giudicati dopo vent'anni il 25 aprile è morto,
nel milione e mezzo di giovani emigrati in questi anni per mancanza di lavoro il 25 aprile è morto,
nell'indifferenza di troppi italiani che avranno presto un brusco risveglio il 25 aprile è morto.
Oggi evitiamo di parlarne, di celebrarlo, restiamo in silenzio con il rispetto dovuto ai defunti.
Se i partigiani tornassero tra noi si metterebbero a piangere.

559 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views