Grecia: Tsipras continua i colloqui con l’Ue, intanto reintegra 3500 statali

Continua a pieno ritmo il lavoro del neo Premier greco Alexis Tsipras, deciso a rispettare gli impegni presi con gli elettori durante la campagna elettorale. Dopo il blocco di alcune importanti privatizzazioni e l’aumento del salario minimo, deciso nei giorni scorsi insieme ad altre misure economiche drastiche e in netta controtendenza rispetto alle politiche del vecchio governo, infatti il leader della sinistra ellenica ora annuncia nuovi provvedimenti radicali. Il governo ha riferito infatti che saranno riassunti circa 3.500 statali licenziati in precedenza attraverso un sistema di valutazione e di messa in mobilità che il Premier aveva definito "punitivo". Si tratta per la maggior parte di addetti alle pulizie, custodi scolastici e insegnanti di educazione tecnica buttati fuori durante il massiccio piano di tagli alla spesa pubblica. Rassicurazioni da parte del governo anche per i pensionati, dopo che si erano diffuse voci circa l’impossibilità di pagare le pensioni a causa di una mancanza di liquidità nelle casse statali.

I colloqui di Tsipras

Intanto però Tsipras prosegue anche il confronto con l'Ue sul piano di aiuti e sta avendo in questi giorni fitti colloqui con i principali leader dell'Unione Europea. Il primo leader europeo in visita ad Atene è stato il presidente dell’Europarlamento Martin Schulz che si è detto soddisfatto di aver avuto "colloqui costruttivi e aperti" con Tsipras. Il Premier invece ha sentito il presidente della commissione Ue Juncker lunedì scorso al telefono: si è parlato anche in questo caso di riduzione del debito e delle politiche di austerità che Tsipras vuole cancellare. Oggi invece toccherà al presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem andare ad Atene per capire le intenzioni del Governo greco. Tsipras intanto dal suo canto ha annunciato che sarà a Roma martedì 3 febbraio per incontrare Matteo Renzi. "Stiamo negoziando con i nostri partner europei per assicurare di trovare una soluzione reciprocamente accettabile" ha spiegato il primo ministro greco, concludendo: "L’obiettivo comune è il ritorno della Grecia alla crescita all’interno di una coesione sociale. L’Europa uscirà dalla crisi e sarà più forte che mai".