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Grandi navi, arriva lo stop di Delrio: “Via dal bacino di San Marco”

Arriva lo stop del ministro Delrio alle grandi navi, quelle oltre le 55mila tonnellate: entro 3 o 4 anni non passeranno più davanti a San Marco. I giganti del mare saranno dirottati a Porto Marghera. Ma il M5S ha criticato la decisione: “Scelta che danneggerà l’equilibrio morfologico della laguna”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Arriva la stretta agli "inchini". Le grandi navi da crociera non passeranno più dal canale della Giudecca e dal bacino di San Marco. L'annuncio è stato dato dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, alla fine del Comitato interministeriale di indirizzo, coordinamento e controllo sulla Laguna di Venezia, il cosiddetto "Comitatone" che si è riunito oggi a Roma: "A regime le grandi navi andranno tutte nel canale nord di Marghera". 

Tutte le imbarcazioni oltre le 55mila tonnellate passeranno quindi per il canale di Malamocco. Ci vorranno 3 o 4 anni perché il progetto venga attuato pienamente.

Delrio ha spiegato che il progetto non interferirà con il traffico commerciale: "Le due realtà possono coesistere in questa fase transitoria fino a quando il terminal di Marghera sarà attrezzato. Metteremo in campo una nuova determinazione dell'autorità Marittima per disciplinare il traffico temporaneo con nuovi criteri che tengano conto di tutte le variabili architettoniche paesaggistiche ambientali per preservare al massimo la laguna. Continuiamo a studiare ed esplorare la possibilità di sfruttare gli attuali canali perché non se ne scavino di nuovi".

Ma per il M5S la novità non porterà buoni frutti: "La decisione del trasferimento delle grandi navi a ridosso dell'area industriale di Marghera è una scelta sbagliata che danneggerà in maniera irreversibile l'equilibrio morfologico della stessa Laguna di Venezia, già profondamente compromesso a causa della permanenza dei giganti del mare all'interno dell'area lagunare". A dirlo i deputati veneti del MoVimento 5 Stelle Arianna Spessotto, Marco Da Villa e Emanuele Cozzolino, che aggiungono: "Non possiamo accettare una decisione imposta dall'alto senza un confronto con chi a Venezia ci vive e lavora: ricordiamo al Ministro Delrio che solo un anno fa il progetto di un terminal a Marghera dell'ex assessore D'Agostino aveva già ricevuto una prima bocciatura dalla Commissione di VIA del Ministero dell'Ambiente, che lo aveva giudicato incompleto, profondamente carente di un inquadramento generale ambientale e non relazionato alle attività in essere".

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