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Grandi navi a Venezia, Danilo Toninelli: “Toccherà a questo governo risolvere la situazione”

Il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, è intervenuto sul tema grandi navi a Venezia durante il question time alla Camera dei deputati: “Abbiamo avuto 13 idee di due pagine l’una, ne abbiamo selezionate due, San Nicolò e Chioggia, mentre per il porto di Marghera non esiste nessun progetto”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Dopo l'incidente del 2 giugno a Venezia si è ricominciato a discutere del transito delle grandi navi da crociera nella Laguna. Oggi, al question time della Camera dei deputati, il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, è tornato sull'argomento: "Non esiste alcun progetto del Porto di Marghera, si tratta di un'idea, di uno studio embrionale, non di una soluzione che da domani farebbe traslocare le grandi navi dalla Laguna di Venezia – ha spiegato il ministro pentastellato – tant’è che non è mai stata portata avanti alcuna attività di carotaggio e caratterizzazione dei sedimenti, manca la valutazione di impatto ambientale, la disciplina dello smaltimento dei fanghi e la quantificazione economica di qualsivoglia attività". Inoltre Toninelli ha sottolineato che "nessun progetto è stato bloccato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, non è mai stato inviato nulla, quindi non c'è mai stato nessun blocco da parte mia". Infatti, ha continuato il ministro, "l’assenza anche del solo avvio del lavoro sul cosiddetto ‘protocollo fanghi' è la dimostrazione che nessun progetto è stato finora concretamente portato avanti e che ancora una volta tocca a questo governo sbloccare una situazione ferma da troppi anni".

"Dopo aver scoperto l'esistenza di un'analisi multicriteria delle alternative per la crocieristica di Venezia e dopo averne chiesto copia abbiamo avuto 13 idee di circa 2 pagine l'una – ha spiegato Danilo Toninelli – I tecnici del mio ministero e degli altri ministeri competenti le hanno visualizzate e ne hanno selezionate tre: Chioggia, San Nicolò e Malamocco". Poi, ha continuato il ministro pentastellato, "l'ipotesi di Malamocco è stata ritenuta pericolosa per l'ambiente ed è stata scartata". In questi mesi "abbiamo ascoltato tutte le parti interessate, per lavorare alla soluzione finale che dovrà preservare la sicurezza dei cittadini e salvaguardare i lavoratori, pensando anche all'impatto economico e ambientale – ha sottolineato il ministro dei Trasporti – Le autorità competenti del territorio stanno lavorando, noi da giugno 2018 abbiamo parlato anche con i colossi delle navi da crociera e con loro stiamo costruendo l'idea definitiva di un progetto che non abbia impatti ambientali né sul turismo".

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