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Governo Conte: chi saranno i ministri

In attesa che il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte sciolga la riserva dopo il suo giro di consultazioni, si continua a parlare dei ministri del futuro governo. In bilico Economia ed Esteri, si discute anche sui ministeri di Giustizia, Istruzione, Beni culturali e altro ancora. Ecco tutti i nomi in lizza.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte sta tenendo oggi le sue consultazioni per poi tornare al Quirinale e sciogliere la riserva: nei prossimi giorni Conte dovrà indicare la squadra di governo. Alcuni nomi di futuri ministri sembrano più certi, ma la partita su alcuni dicasteri chiave è ancora in corso: su tutti Economia ed Esteri. Per il ministero delle Finanze sia Lega che Cinque Stelle ribadiscono di volere Paolo Savona, ma su di lui potrebbe esserci un veto da parte del capo dello Stato per le sue posizioni scettiche sull’Euro. Spuntano così altre ipotesi: sia quella del numero due del Carroccio, Giancarlo Giorgetti, sia quella di Luigi Zingales, gradito ai Cinque Stelle. Altro nome che si fa è quello dell’economista Geminello Alvi. Ma se la scelta dovesse ricadere su Giorgetti, cambierebbe anche un altro ruolo: il sottosegretario alla presidenza del Consiglio potrebbe essere, al suo posto, Vincenzo Spadafora, braccio destro di Di Maio.

Per quanto riguarda la Farnesina, finora era dato quasi per certo Giampiero Massolo, ma nelle ultime ore sembra poter cambiare qualcosa. Si torna anche a parlare dell’ipotesi Di Maio per gli Esteri. Lo stesso capo politico del M5s continua a chiedere l’accorpamento dei dicasteri di Lavoro e Sviluppo economico, ma non c’è ancora certezza che questa richiesta venga accordata. Sembra rimanere invece il veto su Laura Castelli alle Infrastrutture per le sue posizioni No-Tav: la parlamentare pentastellata potrebbe essere dirottata sulla Pubblica amministrazione. Per le Infrastrutture la Lega sembra voler puntare su Giuseppe Bonomi.

Altro nome che torna è quello di Enzo Moavero Milanesi, possibile ministro agli Affari Ue, le cui quotazioni potrebbero tornare a crescere anche per gli Esteri. Il fronte ortodosso del M5s sarebbe però contrario. Per quanto riguarda il ministero della Giustizia il nome di Alfonso Bonafede sembra confermato, nonostante la concorrenza di Giulia Bongiorno, a cui comunque potrebbe essere affidato un altro ruolo nel governo.

Per la Difesa il M5s vorrebbe puntare su Riccardo Fraccaro, ma per lui si parla anche del ministero alla Semplificazione. Altri nomi per il ministero della Difesa sono quelli di Emanuela Trenta e Pasquale Salzano. Dovrebbe spettare ai Cinque Stelle il ministero della Cultura: i due nomi in pole sono quelli di Vincenzo Spadafora ed Emilio Carelli. Per l’Agricoltura il nome sembra quello del leghista Nicola Molteni, mentre per altri esponenti del Carroccio si pensa al Turismo (Gian Marco Centinaio) e al ministero di Famiglia e disabilità (Simona Bordonali). Per il ministero dell’Ambiente sembra arrivare la conferma del generale Sergio Costa, alla Sanità potrebbe andare Giulia Grillo, mentre per l’Istruzione tornano a salire le quotazioni di Salvatore Giuliano, indicato in campagna elettorale dal M5s per viale Trastevere.

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