Gli italiani resteranno senza medici: ne andranno in pensione 45mila in 5 anni
È uno scenario preoccupante quello che si traccerà da qui a 5 anni per gli italiani: per effetto dei pensionamenti assisteremo ad una ‘emorragia' di più di 45.000 medici fino al 2023, che coinvolgerà sia i dottori di base sia i medici del Servizio sanitario nazionale. Un dato che con il tempo peggiorerà ulteriormente. Nei prossimi 10 anni, nel 2028, infatti, saranno andati in pensione 33.392 medici di base e 47.284 medici ospedalieri, per un totale di 80.676. A lanciare l'allarme sono la Federazione medici di medicina generale e il sindacato dei medici dirigenti.
Poche assunzione, tanti pensionamenti
Il dato allarmante, segnalano le organizzazioni sindacali, è anche un altro: le uscite stimate per effetto dei pensionamenti non saranno bilanciate dalle presumibili nuove assunzioni. Per i medici di base, infatti, le borse per il corso di formazione in medicina generale messe a disposizione sono oggi circa 1.100 l'anno e se il numero rimarrà costante, afferma la Fimmg, ad essere "rimpiazzati", al 2028, saranno non più di 11mila medici, per un salgo in negativo a quella data di oltre 22mila unità. "Appare quasi ridicolo – sottolinea all'ANSA il segretario nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), Silvestro Scotti – assistere al fatto che nessuna forza politica che aspira a governare il Paese proponga e si impegni sul tema dell'assistenza territoriale" . "Nessun impegno della politica sulla criticità della mancanza di medici di base a breve, dunque – afferma Scotti – in un Paese che, per caratteristiche demografiche, avrà invece soprattutto bisogno di un'assistenza medica domiciliare e residenziale".
2022, anno nero per i medici
Al 2028, dunque, mancheranno ben 33.392 medici di famiglia e 14.908 sono invece i pensionamenti da qui a sei anni. L'hannus orribilis, che registrerà il picco delle uscite, sarà dunque il 2022: solo in quell'anno andranno in pensione 3.902 medici di base. Sicilia, Lombardia, Campania e Lazio le regioni che registreranno, sia nel breve sia nel lungo periodo, le maggiori sofferenze. Quanto ai medici del Ssn la situazione non si prospetta migliore: nei prossimi dieci anni ne verranno a mancare per pensionamento 47.284.
Quale soluzione?
"Per poter continuare a garantire ai cittadini italiani il diritto di essere curati tutti nello stesso modo devono essere garantiti investimenti economici sul numero e sulla qualità della formazione dei medici di medicina generale, sul personale sanitario e amministrativo nei nostri studi, sulle tecnologie – prosegue -. A questo punto, invece, la figura e la presenza del medico di medicina generale appare impotente per promuovere il vero cambiamento". "Chi vuole rottamare la medicina di famiglia si faccia dunque avanti a viso scoperto. Come medici – conclude il segretario Fimmg – ci sentiamo, insieme ai cittadini, le vittime di tanta superficiale approssimazione".