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Gli buttano la merenda nell’acqua e lo costringono a mangiarla: vittima un 13enne disabile

Un grave episodio di bullismo avvenuto a Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze. La denuncia della madre del ragazzino: “Umiliato e deriso da tre coetanei nello spogliatoio di calcio”. In suo aiuto, è intervenuto un compagno: Grazie! Hai dimostrato un coraggio, una correttezza, una forza che quei tre messi insieme non avranno mai!”, scrive la donna.
A cura di Biagio Chiariello
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Lo avrebbero costretto a mangiare la merenda dopo averla buttata nell’acqua. Un brutto episodio di bullismo quello avvenuto a Bagno a Ripoli, alle porte di Firenze. Ad essere spreso di mira da tre suoi coetanei è un ragazzino di 13 anni con la sindrome di down all’interno degli spogliatoi di una nota società sportiva. La sua mamma, Beatrice, ha denunciato l’accaduto sui social, pubblicando un post con la foto del ragazzino che per la prima volta si rasa i baffi con la sua faccia  “alta, fiera e timida come sei tu, che chiami amici anche quei tre che amici non sono! La tua faccia che cresce con te! Con i primi baffi rasati! Alla faccia di loro tre, che chissà se da ciò che hanno fatto potranno mai crescere… Glielo auguro. E lo auguro soprattutto alle loro famiglie! Noi dalla parte nostra, Amore mio, abbiamo la Forza della vita che ci ha già messo alla prova tante e tante volte. E tutte le volte Te e noi che siamo la Tua famiglia, abbiamo fatto un passo in più. Cambiamolo questo mondo,…  – aggiunge la mamma  – Tu hai tanti amici che, a differenza di quei tre, ti vogliono bene perché sei te. Non per pietà o per fare una buona azione!”.

Ed è vero che il giovane ha tanti amici: proprio uno di loro, infatti, lo ha difeso dai bulli, si è messo in mezzo tra lui e gli altri nello spogliatoio, ha intimato loro di smettere, di non prendersela con una persona più debole e di vergognarsi di quanto stavano facendo.Sei fortunato – continua la madre – che sono più gli Amici che vogliono ridere con te di quelli che vogliono ridere di te…e non con uno scherzetto. E a tutti i miei amici genitori dico che per fortuna ci sono ancora ragazzini che non si piegano ai soprusi, che denunciano, che chiedono giustizia, che mettono a repentaglio la loro tranquillità, per un Amico! Grazie M. Hai dimostrato un coraggio, una correttezza, una forza che quei tre messi insieme non avranno mai!”.

Il Sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini ha condiviso il post su Facebook della donna e parlato con lei, sottolineando il gesto di solidarietà dell’amico. “In quello che è accaduto a O., credetemi, c’è qualcosa di bello e ve lo voglio raccontare, così come la sua mamma lo ha raccontato a me poco fa, quando l’ho sentita per telefono per sapere cosa fosse successo. La cosa bella, su cui mi voglio soffermare, si chiama M. ed è il compagno di O. che ha tentato di difenderlo quando alcuni ragazzi gli hanno buttato la merenda nell’acqua della doccia per poi costringerlo a mangiarla – scrive Casini –  Il suo intervento lì per lì non è riuscito a fermare le prese in giro nei confronti di O. Ma il fatto che non sia rimasto indifferente di fronte a una ingiustizia, che abbia avuto il fegato di farsi avanti, di cercare di convincere i compagni a non prendersela con un amico con meno difese e poi di denunciare tutto all’insegnante è importantissimo. Lo è per O., per i suoi coetanei e per tutti noi. Il coraggio di M. è una speranza, un seme che deve essere coltivato. Per questo sarei felice di incontrare sia lui che O., per poter stringere la mano a entrambi e ringraziarli per averci mostrato con i fatti che il buono e le storie belle ancora esistono e dobbiamo tenerle con noi e farne tesoro”, ha concluso il Sindaco.

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