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Giuseppe Conte: “Da immigrazione pericoli per terrorismo e arrivo foreign fighters. Con Salvini linea comune”

Tra il premier Conte e il ministro dell’Interno Matteo Salvini c’è una linea comune per quanto riguarda le politiche migratorie e di pubblica sicurezza: “Rafforzare la sicurezza dei cittadini cittadini italiani ponendo al centro del Vertice il fatto che non possiamo essere lasciati soli”, ha dichiarato Salvini al termine del vertice con il presidente del Consiglio.
A cura di Charlotte Matteini
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Per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, l'immigrazione costituirebbe un pericolo fal punto di vista del terrorismo intenazionale. Al suo arrivo al vertice Nato a Bruxelles, il premier Conte ha dichiarato: "Le minacce sul fronte Sud per quanto riguarda il terrorismo sono molto significative. Dalla stessa immigrazione potrebbero arrivare rischi e pericoli di foreign fighter". Per quanto riguarda le politiche di contrasto all'immigrazione, Conte ha sottolineato: "L'incontro con Salvini di stamattina è andato molto bene, ci siamo aggiornati. A breve assumeremo iniziative italiane per dare continuità alle conclusioni del vertice Ue di giugno". "Con Conte c'è una linea comune: rafforzare la sicurezza dei cittadini cittadini italiani ponendo al centro del Vertice il fatto che non possiamo essere lasciati soli", ha dichiarato il ministro dell'Interno Matteo Salvini al termine della riunione con il premier.

"Grazie al lavoro fatto, da quando sono ministro, ci sono dati buoni sugli sbarchi: 21 mila in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ma non mi accontento, voglio fare ancora meglio",  ha aggiunto Salvini, ribadendo che i migranti a bordo della nave Diciotti sbarcheranno in Italia solo se chi ha aggredito l'equipaggio della Vos Thalassa andrà in prigione: "Se su quella nave c'è gente che ha minacciato ed aggredito non saranno persone che finiranno in albergo ma in galera: quindi non darò autorizzazione allo sbarco fino a che non avrò garanzia che delinquenti, perché non sono profughi, che hanno dirottato una nave con violenza, finiscano per qualche tempo in galera e poi riportati nel loro paese". 

Domani il ministro dell'Interno parteciperà al vertice di Innsbruck sull'immigrazione e secondo quanto si apprende da fonti di governo, l'esecutivo mira a "impostare con gli altri Paesi Ue il principio di condivisione dei flussi migratori con soluzioni operative condivise". 

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