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Caso Regeni, news sulle indagini

Giulio Regeni oggi avrebbe compiuto 30 anni, il ricordo sui social

Il ricercatore torturato e ucciso in Egitto avrebbe compiuto 30 anni, sui social in tanti lo ricordano: “Possiamo solo regalarti la promessa che continueremo a lottare per la verità”
A cura di Antonio Palma
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"Giulio, secondo non compleanno, erano 30!", così la madre di Giulio Regeni, il  ricercatore universitario italiano torturato e ucciso in Egitto in circostanze ancora tutte da chiarire, ha voluto ricordare insieme a centinaia di altre persone il compleanno del figlio che proprio il 15 gennaio avrebbe compiuto trenta anni. Un passaggio spesso fondamentale nella vita di un giovane ma che Giulio non mai potuto affrontare perché rapito, torturato per giorni e infine ucciso nel gennaio di due anni fa al Cairo dove stava svolgendo la sua la tesi di dottorato per l'Università di Cambridge. Proprio due anni fa Regeni aveva festeggiato il compleanno insieme con alcuni amici nella capitale egiziana senza pensare che quello sarebbe stato l'ultimo perché pochi giorni dopo, il 25 gennaio, sarebbe scomparso nel nulla.

Giulio è stato torturato per giorni. Quando è stato ritrovato senza  vita il 3 febbraio successivo su un cavalcavia dell’autostrada per Alessandria, a 25 chilometri dal Cairo, aveva lividi e ferite su tutto il corpo e tagli sul naso e le orecchie. "L’hanno usato come se fosse una lavagna. Ho riconosciuto Giulio dalla punta del naso. Su quel viso ho visto tutto il male del mondo", ha detto la madre Paola.  Da allora, nonostante le indagini, poco si è scoperto di quanto accaduto a Giulio e anche per questo in occasione del suo trentesimo compleanno in molti lo hanno voluto ricordare sui social promettendo di combattere per mantenere sempre viva l'attenzione  sul suo caso.

"Possiamo solo regalarti la speranza di una giustizia che verrà e la promessa che continueremo a lottare" hanno scritto nel gruppo "Giulio Siamo Noi", aggiungendo: "Non sono molti trent'anni, come in verità non ne erano tanti ventotto, quelli che avevi appena compiuto quando ti hanno ucciso in Egitto.  Al contrario, due anni possono essere però tantissimo, possono sembrare interminabili, quasi, se sono come gli ultimi due passati, quelli in cui sei stato nei nostri pensieri e nelle nostre parole ma non tra le braccia di chi ti ha amato e ancora ti ama". "Gli auguri per il tuo compleanno dobbiamo farteli così, con le anime a pezzi e i pensieri in tempesta, a mani vuote, perché non possiamo offrirti la verità che vorremmo.  Auguri così, Giulio, oggi compi trent'anni e sei più vivo che mai nella nostra lotta, auguri, Giulio, quest'anno vogliamo regalarti la speranza di una giustizia che verrà e la promessa che continueremo a lottare".

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