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Giovanni, nato senza tibia, potrà curarsi negli USA: raccolti 400mila dollari per operarlo

Grazie alla solidarietà di centinaia di persone i genitori di Giovanni, bimbo di Piazzola sul Brenta nato senza tibia, potranno portare il figlio negli Stati Uniti per sottoporlo a un intervento chirurgico.
A cura di Davide Falcioni
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Si chiama Giovanni, è un bambino di due anni di Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova, ed ha avuto la sfortuna di nascere con una rarissima malattia, l'emimelia tibiale, ovvero la mancanza di una tibia. La patologia avrebbe rischiato di compromettere per sempre la sua vita anche a causa dell'assenza in Italia di una terapia adeguata, ma grazie alla tenacia dei genitori il piccolo potrà correre e saltare. A spiegarlo al Gazzettino, piena di una contagiosa felicità, è stata la madre Erika: "Ottime notizie dall'America! Giovanni potrà correre e saltare! Dror Paley ha confermato che con 3 interventi mio figlio avrà la sua meravigliosa gamba. Una gioia che che non mi fa sparire i brividi. Vorrei chiamare uno ad uno tutti. Grazie amici per averci permesso tutto ciò".

I genitori di Giovanni sono riusciti, dopo una lunga ricerca, a trovare un chirurgo in grado di operare il figlio: nel frattempo all'ospedale Gaslini di Genova il piccolo è stato sottoposto a un intervento per consentirgli di stare in piedi indossando una speciale calzatura con una suola più spessa dell'altra. L'operazione in America avrà un costo non inferiore a 400mila dollari, una somma che il padre e la madre sono riusciti a raccogliere grazie alla generosità di molte persone coordinate dal gruppo Diamo il meglio a Giovanni. "Dalle donazioni pure e semplici, ai pranzi e alle cene, alla colletta degli anziani di una casa di riposo veneziana, ad artigiani che hanno creato pro Giovanni, i biscotti, la pasta, il gelato, le uova di cioccolato" sono state alcune delle iniziative di finanziamento proposte, come racconta Il Gazzettino. A ciò si aggiungono i 50mila euro della Regione Veneto: "Ringraziamo veramente tutti. La spesa degli interventi e di 12 settimane di riabilitazione – spiega mamma Erika – è di 350 mila euro. Ideale sarebbero poi altre 12 settimane. Adesso dovremo effettuare il versamento di 10 mila dollari, e solo dopo fisseranno la data dell'operazione".

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