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Giovanni Brusca ai pm di Palermo: “Mafiosi ad Arcore”

La Procura di Palermo, sentite le ultime rivelazioni del pentito Giovanni Brusca, sta accertando se emissari di Cosa Nostra abbiano fatto visita a Berlusconi dopo le stragi del ’93.
A cura di Alfonso Biondi
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Silvio Berlusconi Presidente del Consiglio

Nubi grigie si addensano sul capo di Silvio Berlusconi, e non solo per il caso Ruby che lo porterà a dover rispondere delle accuse di corruzione e prostituzione minorile. Dopo la bocciatura del legittimo impedimento, il Cavaliere si troverà a dover fronteggiare il "processo Mills", in cui è accusato di corruzione giudiziaria; il "processo Mediaset diritti tv" in cui è accusato di frode fiscale; il "processo Mediatrade"  in cui è accusato di appropriazione indebita e frode fiscale. Ma non finisce qui.

La Procura di Palermo, come riferisce oggi l‘Espresso, starebbe infatti lavorando per accertare se Berlusconi (accusato anche dal pentito Ciaramitaro per le stragi di mafia), a seguito delle stragi del '93, abbia ricevuto o meno alcuni mafiosi a Villa San Martino, ovvero la villa di Arcore in cui dimora il Presidente.

I pentiti Gaspare Spatuzza e Giovanni Brusca, nelle loro recenti dichiarazioni,  hanno chiamato in causa il Presidente del Consiglio: Brusca, in particolare, avrebbe fatto delle nuove rivelazioni ai pm di Palermo. Sul sito dell'Espresso di legge che:

Il boss (Brusca) che uccise Falcone sostiene di aver ricevuto da Riina l'incarico di andare ad Arcore per parlare con il Cavaliere dopo le bombe del 1992. Il racconto è contenuto in un verbale di interrogatorio che è stato secretato. Ma di una visita di Brusca a Villa San Martino aveva già parlato in passato un altro pentito, Giuseppe Monticciolo. Tutto ciò potrebbe finire nell'indagine che a Palermo chiamano trattativa fra mafia e Stato

Oltre alla Procura di Palermo, anche quella di Firenze batte la stessa pista per diramare le ombre sui mandanti occulti delle stragi degli Uffizi, di Via Palestro e sulle due stragi romane. Insomma una nuova tegola giudiziaria potrebbe cadere sulla testa di Berlusconi, riaprendo nei suoi confronti un'inchiesta di mafia archiviata, nella quale era già stato coinvolto con Marcello Dell'Utri.

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