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Giovani nigeriane costrette a prostituirsi, minacciate anche con riti vodoo: 7 arresti

Arresti in Calabria e Toscana. Fermate sette persone, un italiano e sei nigeriani, accusati di far parte di un’organizzazione in grado di far arrivare clandestinamente in Italia decine di giovani nigeriane costringendole a prostituirsi.
A cura di Susanna Picone
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Questa mattina i carabinieri del Gruppo di Lamezia Terme hanno eseguito, tra Lamezia, Rosarno (Reggio Calabria) e Livorno (Toscana), un provvedimento di fermo emesso dalla Dda di Catanzaro nei confronti di sette soggetti. Si tratta di un italiano e di sei nigeriani che sono accusati di far parte di un’organizzazione in grado di far arrivare clandestinamente in Italia decine di ragazze nigeriane poi portate sulla strada. Giovani donne che, lasciata la Nigeria, venivano costrette, secondo l’accusa, a prostituirsi anche con violenze e minacce con riti di magia nera “vodoo/juju”. Solo prostituendosi avrebbero potuto ripagare il debito contratto per il viaggio verso l’Italia. Un debito di 30000 euro.

Le indagini avviate dopo la denuncia di una delle vittime – I sette uomini fermati sono indagati, a vario titolo, per associazione per delinquere finalizzata alla tratta di esseri umani, acquisto e alienazione di schiavi, immigrazione clandestina, riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione con l’aggravante della transnazionalità. Le indagini che hanno portato ai sette fermi sono state avviate nel gennaio del 2017 in seguito alla denuncia di una delle vittime. I carabinieri hanno potuto così individuare uno strutturato e pericoloso sodalizio criminale, operante in diverse località del territorio italiano e con ramificazioni in Nigeria e Libia.

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