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Giovane mamma finisce in coma a causa di un assorbente interno

La storia di Joanna Cartwright, 27enne inglese, che è stata vittima della cosiddetta sindrome da shock tossico da tampone ed è rimasta in coma per otto giorni. Al risveglio, aveva perso la memoria.
A cura di S. P.
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A distanza di qualche anno, solo adesso che finalmente sta meglio, Joanna Cartwrith ha deciso di raccontare la sua storia. La storia di una donna – Joanna oggi ha 27 anni, è una ragazza inglese dello Yorkshire – che ha rischiato di morire per colpa di un assorbente interno. La giovane, che ha tre figli, è stata vittima della cosiddetta sindrome da shock tossico da tampone e, appunto, si è sentita male ed è finita in coma. Si è svegliata solo otto giorni dopo il malore, ma a quel punto non ricordava nulla. Come scrivono le cronache britanniche, la giovane madre al suo risveglio dal coma aveva perso la memoria. “Quando mi sono svegliata non riuscivo a ricordare nulla. Mi hanno mostrato le foto dei miei figli, ma io non sapevo chi fossero”, ha raccontato la donna.

Ma col tempo Joanna si è ripresa, pian piano ha ricominciato a ricordare tante cose della sua vita e adesso ha la fortuna di poter raccontare quanto le è accaduto. Del malore che l’ha fatta finire in coma però ricorda ancora poco, l’ultima immagine impressa nella sua mente è infatti quella della corsa in ospedale col compagno, e anche adesso ha spiegato che ci sono grandi lacune nella sua memoria. La sindrome da shock tossico è una infezione causata da batteri che normalmente vivono sulla pelle, il naso o la bocca, ma possono invadere la circolazione sanguigna del corpo e rilasciare tossine velenose.

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