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Giotto, De Chirico e Botero: le imperdibili mostre di novembre

Milano sceglie di celebrare l’arte Beat di Chicago, mentre a Roma andranno in scena i grandi maestri della fotografia del Novecento. E ancora Giotto, De Chirico e Botero: queste le mostre di novembre.
A cura di Federica D'Alfonso
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Fernando Botero.
Fernando Botero.
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Il mese di novembre sarà ricco di appuntamenti con l'arte in tutta Italia: dalla pittura italiana di Giotto e De Chirico fino all'avanguardia di Ligabue, passando per i colori degli artisti americani degli anni Sessanta e le forme uniche di Fernando Botero, ecco alcune mostre da visitare nel mese di novembre, da Milano a Napoli.

Gli anni Sessanta di Chicago a Milano

Leon Golub alla Serpentine Gallery di Londra, nel 2015.
Leon Golub alla Serpentine Gallery di Londra, nel 2015.

Fino al 15 gennaio 2018 la Fondazione Prada, a Milano, porta in Italia la rivoluzionaria pittura degli anni Sessanta e Settanta di Chicago. La mostra è curata da Germano Celant, ed espone ben 270 opere appartenenti ad un periodo molto importante dell'arte americana, molto vicina alle tematiche della Beat Generation, della critica sociale e del riufiuto della guerra nel Vietnam. Le opere provengono sia da musei pubblici che privati, e sono divise in tre diverse sezioni: si inizia con 27 tele di Leon Golub, per proseguire con un approfondimento dedicato a H. C. Westermann. L'ultima parte costituisce un'interessante panoramica sulla generazione degli anni Cinquanta.

Botero a Verona

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Il grande maestro colombiano Fernando Botero festeggia quest'anno il mezzo secolo di carriera: per l'occasione sono state organizzate moltissime esposizioni in tutto il mondo, e Verona non è da meno. Fino al 25 febbraio 2018 presso Amo-Palazzo Forti saranno presenti 50 opere, fra cui il dittico “Piero della Francesca” del 1998, i “Musici” del 2008 e “La vedova” del 1997: la mostra è curata da Rudy Chiappini in collaborazione con l'artista, e ripercorre la carriera del maestro attraverso alcune delle tematiche più importanti della sua arte. Si va dagli esordi alle prime rivisitazioni dell'arte classica, passando per le nature morte, il mondo circense, le corride e i memorabili nudi.

Da Giotto a De Chirico, a Catania

Giotto, particolare della Morte del Cavaliere di Celano (Assisi).
Giotto, particolare della Morte del Cavaliere di Celano (Assisi).

Il Castello Ursino di Catania, fino a maggio, espone ben sette secoli di arte: importanti opere provenienti da collezioni private internazionali come la “Vergine Maria” di Paolo Veronese o la “Maddalena Addolorata” di Caravaggio fanno parte di un percorso che inizia in Italia nel Duecento e si conclude a metà del XX secolo. Curata da Vittorio Sgarbi, dell'esposizione fanno parte ancheAllegoria della pittura” di Guido Cagnacci e la Madonna di Giotto, mentre tra le opere a cavallo fra Sette e Ottocento spiccano il “Piccolo cantiere” di Francesco Lojacono e “Oro di Pompei” di Domenico Morelli. Per il Novecento si segnalano opere di De Chirico, come “I Bagni misteriosi”, e di Renato Guttuso.

A Roma i grandi maestri della fotografia

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A Roma questo sarà un mese dedicato alla fotografia: il 16 novembre inaugura “I grandi maestri. 100 anni di fotografia Leica”, presso l'Ala Bransini del Complesso del Vittoriano. Un grande omaggio all'arte fotografica dagli anni Venti ad oggi, realizzata da Arthemisia in collaborazione con Contrasto. Fino al 18 febbraio 2018 saranno esposte oltre 300 opere di grandi artisti come Henri Cartier-Bresson e Gianni Berengo Gardin, insieme a William Klein, Robert Capa e Elliot Erwitt.

Napoli: Antonio Ligabue al Maschio Angioino

Antonio Ligabue, Pascolo e Pifferaio (1943).
Antonio Ligabue, Pascolo e Pifferaio (1943).

Oltre all'attesissimo evento dedicato all'Esercito di Terracotta, che resterà in città fino al 28 gennaio 2018, Napoli dedica ampio spazio anche all'arte naïf di Antonio Ligabue: nella Cappella Palatina di Castel Nuovo il “pittore contadino” va in mostra con 80 opere fra oli, sculture in bronzo e disegni che ripercorreranno la carriera di uno degli artisti più interessanti del Novecento. Molti dei capolavori esposti vanno in mostra per la prima volta, e saranno accompagnati da un filmato dal titolo “Lo specchio, la tigre e la pianura” realizzato da Raffaele Andreassi nel 1960.

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