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Giornate del Lavoro, Camusso: “Legge Fornero va cambiata”

Dalla tre giorni della Cgil a Lecce il segretario della Cgil Susanna Camusso risponde in diretta ai lettori di Fanpage.it.
A cura di Redazione
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In questo momento, da Lecce, dov'è in svolgimento la terza edizione delle Giornate del Lavoro organizzate dalla CGIL, Susanna Camusso risponde in diretta alle domande dei lettori di Fanpage.

"Abolire i voucher"

Come vi stiamo raccontando, si sta tenendo a Lecce la terza edizione delle Giornate del Lavoro, una tre giorni in cui la CGIL rilancia la sfida dei diritti, con la presentazione della Carta dei diritti universali dei lavoratori e delle lavoratrici e il prosieguo della raccolta firme per tre referendum abrogativi, sullo strumento dei voucher, sui licenziamenti e sulla disciplina degli appalti (la nuova Carta sarà invece presentata con la formula del disegno di legge di iniziativa popolare).

Proprio al primo quesito, quello sui voucher, è stato dedicato uno degli incontri di Lecce, cui ha preso parte anche il viceministro allo Sviluppo Economico Teresa Bellanova. La posizione della CGIL è chiara ed è stata eplicitata dal segretario confederale Baseotto: "La nostra proposta è chiara, i voucher vanno aboliti". La risposta della Bellanova è stata in linea con quella esplicitata da Poletti: "Ora stiamo facendo delle modifiche, partiamo con la norma sulla tracciabilità e poi vediamo se sarà il caso di intervenire ancora. Ma va detto che non sono stati inventati con la nostra riforma, c'erano prima e vanno utilizzati quando non c'è spazio per intavolare un altro tipo di rapporto di lavoro".

Sul punto è intervenuto anche Cesare Damiano, nel corso di un incontro sul modello della contrattazione collettiva: "L'estensione dei voucher è stata un errore, bisognerebbe riservarli solo ed esclusivamente per il lavoro occasionale". Damiano ha poi esplicitato la sua contrarietà anche rispetto all'ipotesi di introduzione del salario minimo legale in alternativa alla contrattazione collettiva: "La funzione del contratto collettivo nazionale è indispensabile e va protetta nell'interesse dei lavoratori. Il salario minimo legale sarebbe la fine della contrattazione e aprirebbe la strada al contratto individuale".

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