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Giornata mondiale del libro: da Milano a Napoli, un romanzo per ogni città

In occasione della Giornata Mondiale del libro e del diritto d’autore la Commissione italiana dell’Unesco ha lanciato un’interessante iniziativa: scegliere per ogni città un libro. Ecco i migliori, da Napoli a Milano.
A cura di Federica D'Alfonso
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Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore.
Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore.

Ogni anno il 23 aprile si celebra la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore: un’occasione scelta dall’UNESCO per ribadire l’estrema importanza del libro come strumento di conoscenza e apprendimento culturale, “oggi indispensabili per superare le incertezze e le precarietà legate alla paura della globalizzazione, del cambiamento e del diverso”. Per l’occasione, la Commissione Nazionale Italiana dell’Unesco ha lanciato un’iniziativa interamente dedicata alla tradizione letteraria italiana: 40 libri per 20 regioni, scegliendo per ogni città uno o più titoli significativi che rispecchiano la cultura e raccontano al meglio la terra da cui prendono ispirazione. L’iniziativa ha riscosso enorme successo soprattutto sui social, dove dall’anno scorso i lettori continuano ad aggiornare la lista delle loro letture preferite.

Tante le proposte della Commissione italiana Unesco: un modo stimolante e creativo per riscoprire la lettura e il territorio insieme, grazie ad alcuni dei titoli più famosi della letteratura nostrana. Si va da “Cristo si è fermato a Eboli”, capolavoro di Carlo Levi per la Basilicata, a “Canne al vento” di Grazia Deledda per raccontare l’aspra e impenetrabile Sardegna. E ancora: “Non ti muovere” di Margaret Mazzantini è il libro scelto per il Molise, mentre troviamo “Il giardino dei Finzi Contini” e “Almost Blue” di Lucarelli per l’Emilia-Romagna.

Napoli, Roma e Milano: quali romanzi?

L'Amica Geniale di Elena Ferrante è uno dei libri scelti per Napoli.
L'Amica Geniale di Elena Ferrante è uno dei libri scelti per Napoli.

La commissione ha scelto sapientemente alcuni titoli emblematici per raccontare il territorio e la storia delle nostre regioni italiane: Roma trova il suo corrispettivo letterario in Pier Paolo Pasolini e i suoi “Ragazzi di vita”, nelle borgate romane e nella intensa commistione fra cultura popolare e dialetto che hanno reso questo romanzo uno dei più importanti del Novecento. Insieme a Pasolini, la scelta della Commissione UNESCO è caduta su “Un giorno perfetto” di Melania Mazzucco.

A rappresentare Napoli non poteva essere che lei, Elena Ferrante, con la serie de “L’Amica Geniale”: un grande affresco umano lungo decenni che prende il via e si radica proprio nei rioni chiassosi della città, negli anni Cinquanta, dove nascono e muovono i primi passi le protagoniste, Lenù e Lila. Il secondo romanzo scelto per raccontare la Campania è il capolavoro di Curzio Malaparte “La pelle”: pubblicato nel 1949, il romanzo affronta gli anni più bui della storia napoletana, quella dell’occupazione alleata e del dopoguerra.

Napoli è la più misteriosa città d'Europa, è la sola città del mondo antico che non sia perita come Ilio, come Ninive, come Babilonia. È la sola città del mondo che non è affondata nell'immane naufragio della civiltà antica. Napoli è una Pompei che non è stata mai sepolta. Non è una città: è un mondo.

Per Milano e la Lombardia i due titoli scelti sono stati “Un amore”, romanzo di Dino Buzzati del 1963 e “Morte di un uomo felice” di Giorgio Fontana, pubblicato nel 2014. Un racconto interiore che analizza con estrema lucidità la realtà circostante, il primo, un lucido affresco storico, il secondo: in entrambi i romanzi, sullo sfondo, la città di Milano, che nelle pagine di Buzzati si confonde mirabilmente con l’immagine della donna amata:

Lui la amava per se stessa, per quello che rappresentava di femmina, di capriccio, di giovinezza, di genuino popolana, di malizia, di inverecondia, di sfrontatezza, di libertà, di mistero. Era il simbolo di un mondo plebeo, notturno, gaio, vizioso, scelleratamente intrepido e sicuro di sé che fermentava di insaziabile vita intorno alla noia e alla rispettabilità dei borghesi. Era ignoto, l'avventura, il fiore dell'antica città spuntato nel cortile di una vecchia casa malfamata fra i ricordi, le leggende, le miserie, i peccati, le ombre e i segreti di Milano.

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