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Giocare con la fortuna: le 7 vittorie più sensazionali di sempre

La Luna, il futuro calcistico del nipote, le proprie conoscenze matematiche. Non si può mai dire a cosa stia pensando un “gambler” né quali siano le sue armi vincenti. Fatto sta che spesso l’osservatore resta a bocca aperta.
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A cura di Redazione
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C’è chi con un paio di dadi è riuscito a cambiare vita, chi ha semplicemente seguito una passione e chi ha fatto gruppo per studiare e mettere in pratica un sistema matematico vincente. Chi vince al gioco d’azzardo non ha una sola identità e può essere davvero chiunque. Ognuno può arrivare a una vittoria straordinaria, ossia “fuori dall’ordine” per come è stata progettata, per il valore del jackpot o per l’identità stessa del giocatore.

Don Johnson: 15 milioni al Blackjack

2011, Atlantic City: un imprenditore inizia a sbancare i tavoli di Blackjack. Il suo nome è Don Johnson. Comincia con una vincita di 5 milioni di dollari al Borgata, poi con una di 4 al Caesars e infine con una di 6 al Tropicana. Solo anni dopo spiega come ha fatto: pur non essendo un grande giocatore, è riuscito ad ottenere una serie di vantaggi al tavolo verde dai casinò grazie alle sue ingenti disponibilità economiche. Ha poi messo insieme un team di matematici che hanno studiato un “sistema” che ha applicato applica spietatamente fino a vincere un totale di 15 milioni di dollari.

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Ashley Revell

Il protagonista di questo video è Ashley Revell, la sfera che sta girando è quella che ha deciso davvero parte della sua vita. Ebbene sì, Sky fu talmente impressionata dalla decisione di questo ragazzo inglese che decise di filmare il momento clou. Le cose andarono così: Ashley era alticcio quando, parlando con amici, decise di vendere tutto ciò che aveva e giocare i proventi, in un sol colpo, alla roulette. Il giorno dopo gli effetti dell’alcool sono alle spalle, ma – ha spiegato al Daily Telegraph – “all’epoca non ero sposato, non avevo figli ed ero assolutamente single. Era una cosa da fare in quel momento o mai più”. Impiegò sei mesi per vendere quello che aveva. Con 76.840 sterline andò a Las Vegas e giocò sul rosso. Attese l’esito, sapendo che il banco ha un vantaggio percentuale del 2,7% sul giocatore. Vinse 153.680 sterline, ossia raddoppiò la puntata.

Il nonno che scommette sul futuro calcistico del nipote

Di solito sono i nonni che viziano i nipoti e li riempiono di caramelle (con mal di pancia dei genitori, prima ancora che dei piccoli). Peter Edwards, però, deve 125.000 sterline al nipote Harry Wilson: aveva scommesso 50 sterline sulla convocazione nella nazionale gallese del giovane. Quando nel 2013 Wilson veste per la prima volta la casacca verde della nazionale, lui corona un sogno. Il nonno incassa il premio.

Attore vince 15 milioni di lire alla Roulette

Il 10 gennaio 1963 “The Age”, un quotidiano australiano, titola “Actor wins £10,750 at Roulette”. Il nome di questo generico “attore” è specificato nel trafiletto, poiché il protagonista non è ancora così noto: si tratta di Sean Connery che a Saint Vincent punta tutto sul numero 17 una volta, due volte. E perde. Continua, insiste, si incaponisce… e alla fine vince lui: 15 milioni di lire.

Mit: matematici in azione

https://www.youtube.com/watch?v=4pB5-WORL-s

Un professionista del blackjack ha incontrato sulla sua via un laureato alla Massachussets Institute Tecnology (Mit). I due hanno sviluppato un piano “diabolico” per vincere contro il banco e quando hanno incontrato una terza persona, Bill Kaplan, il gioco è praticamente fatto. Kaplan comincia a guidare un gruppo di studenti e laureati del Mit che operano nel conteggio delle carte e comunicano tra loro. La statistica è fatta, la vittoria assicurata. Nel 1980 la squadra si è ingrandita e si è calcolato che i singoli giocatori del gruppo accumulassero circa 162 dollari all’ora a persona. Fino a quando vengono identificati ed espulsi progressivamente dai casinò. Il conteggio non è vietato dalle regole del blackjack, ma è poco “apprezzato” dai gestori delle case di gioco. Chissà perché…

Scommettiamo sulla Luna?

C’è chi punta su un numero alla roulette, chi a una partita di calcio, chi su una doppia coppia. Poi c’è chi guarda il cielo e dice: “scommettiamo che arriviamo lì entro i prossimi sei anni?”. A lanciare una sfida simile fu David Threlfall, che a marzo del 1964 propose a una nota agenzia di scommesse la puntata di 10 dollari sull’allunaggio entro il 1 gennaio 1970. Le chances di vittoria erano, secondo l’agenzia, di 1:3, ma anche il banco decise di fare la sua scommessa, stavolta sull’effetto pubblicitario: la proposta si Threlfall venne valutata 1:1000. L’anno dopo la scommessa fu piazzata e in tanti scrissero a David per comprare la sua giocata. Lui tenne duro e così, il 20 luglio 1969, l’umanità arrivò sulla Luna… e a David un assegno di 10.000 dollari.

Charles Wells Deville

Alla storia è consegnato come “l’uomo che sbancò Monte Carlo”. Si tratta di Charles Wells Deville, che divenne così famoso da essere il protagonista di diverse canzoncine d’epoca. Correva l’anno 1891 e Deville si fece prestare 4000 franchi, che gli furono sufficienti per vincerne un milione in 11 ore. All’epoca il casinò di Monte Carlo adottò una strategia di marketing che doveva essere un’attrazione irresistibile per i grandi giocatori e che, soprattutto, prometteva grandi jackpot: i tavoli delle roulette erano in competizione tra loro e chi avesse vinto di più tra di loro, “sbancava”, ossia ripuliva anche gli altri tavoli delle vincite dei concorrenti. Deville riuscì a sbancare 23 volte su 30 e si portò a casa soldi e fama.

Contenuto pubblicitario a cura di Ciaopeople Studios.
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