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Giancarlo Tulliani arrestato a Dubai, per il cognato di Fini attesa l’estradizione in Italia

Tulliani è stato arrestato nelle scorse ore a Dubai su mandato di cattura internazionale emesso dall’Italia per una vicenda di riciclaggio di fondi neri in cui è finto anche lo stesso cognato Fini.
A cura di Antonio Palma
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La latitanza di Giancarlo Tulliani si è conclusa. Il fratello della compagna dell’ex leader di An, Gianfranco Fini, infatti è stato arrestato nelle scorse ore a Dubai, dove si era rifugiato da diversi mesi  sfuggendo al mandato di cattura emesso dalla Procura di Roma nei suoi confronti. A darne notizia è stato il suo avvocato. L'arresto sembra avvenuto quasi per caso nonostante il mandato di cattura internazionale contro Tulliani. "Giancarlo Tulliani si era recato alla polizia perché si lamentava del fatto che c'erano dei giornalisti che lo seguivano" ha rivelato infatti all'AdnKronos l'avvocato Titta Madia, aggiungendo: "La polizia, nel raccogliere la sua denuncia, ha visto il mandato cattura internazionale e lo ha arrestato.

"Tulliani è ora con un avvocato del posto, in attesa del procedimento di estradizione al termine della quale le autorità di Dubai potranno concedere o meno il trasferimento in Italia di Tulliani" ha chiarito l'avvocato. Tulliani infatti è ricercato in Italia in quanto destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per l'accusa di riciclaggio nell'ambito di un'inchiesta giudiziaria della Procura di Roma. L'ordinanza, firmata dalla gip Simonetta D'Alessandro il 20 marzo scorso,  non era stata eseguita perché Tulliani da tempo risiedeva a Dubai. Per questo era stato dichiarato latitante ed era stato emesso il mandato di cattura internazionale.

Tulliani è accusato in particolare di aver riciclato soldi provenienti dai fondi neri sottratti al Fisco italiano dall'imprenditore catanese e "re delle slot machine" Francesco Corallo, arrestato nel dicembre dello scorso anno. Nell'inchiesta in realtà è coinvolta l'intera famiglia dei Tulliani ritenutra dagli inquirenti tramite delle società dalle offshore di Corallo per riciclare il denaro nero. Oltre  a Giancarlo sono indagati infatti anche il padre Sergio Tulliani e la sorella Elisabetta Tulliani, oltre al cognato Gianfranco Fini, ex presidente della Camera

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