140 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Giallo dei fratelli trovati morti a Padova: spunta una scritta col sangue sul muro della villa

Emergono particolari macabri sulla morte di Donatella e Piermatteo Rigon, i due fratelli trovati cadavere nella loro villa di via Faggin 50 a Padova: non solo i due hanno lottato tra di loro, fino a uccidersi a vicenda, lasciando segni di mattanza in tutta la casa, ma è stata ritrovata sul muro una scritta realizzata col sangue con il quale forse uno dei due voleva lanciare un messaggio.
A cura di Ida Artiaco
140 CONDIVISIONI
Immagine

È sempre più mistero sull'omicidio di Donatella e Piermatteo Rigon, i fratelli trovati morti all'inizio della scorsa settimana nella loro villa di via Faggin 50, nel quartiere Arcella di Padova. Continuano, infatti, ad emergere particolari macabri sulla vicenda. Dopo i segni mattanza trovati in casa, che hanno portato gli inquirenti a credere che non si sia trattato di un caso di omicidio suicidio, bensì che i due abbiano lottato fino a uccidersi a vicenda probabilmente con un coltello e una forchetta, arriva la notizia del ritrovamento di una scritta, realizzata col sangue, sul muro dell'edificio. L'autore è sicuramente uno dei due fratelli, che con un dito imbrattato di sostanza ematica è riuscito a scrivere "Era…", facendo seguire al verbo alcune parole incomprensibili che ora la polizia scientifica sta cercando di decifrare.

Cosa significa la scritta col sangue sul muro

La scritta è ad altezza uomo, non vicino al pavimento dove poi sono stati trovati riversi i due cadaveri. Un vero e proprio giallo su cui stanno cercando di fare luce gli inquirenti, alle prese con più di una interpretazione. Di certo è stata realizzata quando la lotta tra Donatella e Piermatteo era già iniziata, cioè tra venerdì e sabato scorso, almeno due giorni prima la scoperta dei loro corpi senza vita. Evidentemente, chi lo ha fatto voleva lasciare un segno perché temeva per la propria vita oppure chi ha scritto non temeva di morire, voleva solo solo lanciare un messaggio. Le ipotesi, dunque, sono tante e non fanno altro che rendere ancora più complicato il quadro che la squadra Mobile coordinata dal pm Roberto Piccione sta cercando di risolvere.

I risultati dell'autopsia: chi ha ucciso per primo?

Per questo c'è grande attesa per conoscere i risultati dell'autopsia sul corpo di Donatella, ex fotografa, e Piermatteo, il fratello tuttofare e riservato, come lo ricordano i loro vicini. Solo con i test autoptici si riuscirà a capire chi è morto per primo, quali sono le ferite mortali e in che modo sono state inferte. Inoltre, saranno analizzate anche tutte le tracce biologiche ritrovate nella villa di via Faggin, dove è successa la tragedia, e che è apparsa alle forze dell'ordine come una stanza di macelleria, con schizzi di sangue ovunque, dalle pareti alle scale. Piermatteo era riverso sopra un cuscino con la faccia a terra, Donatella era seduta sul pavimento con la schiena appoggiata alla parete e accasciata da un lato. Per tutta la casa c’era del topicida, trovato anche in una tazza sopra la tavola, e poi c’era una tanica di benzina. Ma nessuno di questi pezzi sembra quadrare con il puzzle generale e spiegare il movente di una mattanza simile. Accomunati dalla passione per presepi e giardinaggio, a quanto pare i primi litigi tra i due sono cominciati dopo la morte dell'anziana madre, con la quale vivevano, verificatasi lo scorso Natale. Forse proprio un diverbio sarebbe alla base del delitto, ma per ora si tratta solo di ipotesi.

140 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views