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Germania, sventato attentato: in una casa bomba alla ricina, 6mila volte più potente del cianuro

La ricina è un veleno di origine naturale 6mila volte più potente del cianuro, e per cui non esiste alcun antidoto. E’ stato trovato nell’appartamento di Colonia di un uomo che secondo la polizia si apprestava a realizzare una “bomba biologica”.
A cura di Davide Falcioni
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Un attacco biologico con una bomba alla ricina è stato sventato dalla polizia tedesca, che la scorsa settimana ha arrestato un uomo tunisino residente a Colonia. A renderlo noto, specificando che la ricina è un veleno letale, è stato Holger Muench, capo della polizia giudiziaria: "Ci sono stati dei preparativi concreti per commettere questo atto, con una sorta di bomba biologica, e si tratta in Germania di una cosa senza precedenti", ha dichiarato il funzionario all'emittente pubblica tedesca ARD, spiegando che il sospettato aveva già iniziato a produrre la ricina. Non è invece chiaro quale obiettivo avesse in mente l’uomo arrestato. “Esistono delle istruzioni su internet, messe in circolazione proprio da organizzazioni islamiste per costruire armi simili” ha dichiarato il capo della polizia tedesca.

Secondo gli inquirenti sarebbero stati assai probabili collegamenti tra il tunisino ed esponenti dello Stato Islamico, che l'avrebbero istruito rispetto a come costruire l'arma. La ricina, veleno di origine vegetale, è 6mila volta più potente del cianuro, ed è una sostanza letale nel caso in cui venga ingerita, inalata o iniettata. Contro la ricina non esistono  antidoti. È la prima volta che, nell'ambito del terrorismo di matrice islamica, le autorità rivelano in modo chiaro che era in preparazione un attentato con una bomba riempita di ricina.

L'attacco è stato scongiurato il 12 giugno, quando i reparti speciali della polizia tedesca hanno fatto irruzione nell'appartamento di Colonia del 29enne tunisino identificato come Seif Allah H. individuando al suo interno sostanze tossiche, che poi è emerso fossero appunto ricina. Nei giorni scorsi, però, quando il tunisino era stato fermato dalle autorità la giustizia aveva parlato di sospetti, senza spingersi oltre. "Abbiamo trovato un gran numero di grani di ricina, che permette di produrre" il veleno, ha spiegato invece oggi Holger Münch, spiegando che sono stati trovati anche "diversi altri utensili necessari alla fabbricazione di esplosivi".

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