Germania, il ristorante che vieta l’ingresso ai bambini. Il proprietario: “Gridano e lanciano cibo”
Se avete dei bambini e vi recate in vacanza a Binz, in Germania, state alla larga dal ristorante Oma’s Küche (“cucina della nonna“). Il motivo? In questo locale i più piccoli (vale a dire i minori di 14 anni) non potranno entrare dopo le 17. Il divieto è stato applicato dopo le numerose lamentele da parte dei clienti del locale. Ha dichiarato il proprietario Rudolf Markl: “Gli ospiti si lamentavano che volevano passare una bella serata, con una cena e una bottiglia di vino, e che ogni volta i bambini rovinavano i loro piani”, ha raccontato a Quartz. “Lanciavano il cibo, giocavano per tutto il locale, gridavano forte, si nascondevano sotto ai tavoli. E gli altri ospiti hanno perso la pazienza”, spiega Markl che gestisce il ristorante da 11 anni e dice di aver notato come il comportamento dei bambini sia peggiorato di anno in anno.
La colpa, però lui la dà ai genitori, che non educano figli al rispetto del prossimo e, anzi, si arrabbiano quando qualcuno chiedere loro di controllare i loro bambini. “Non c’è niente di discriminatorio. È un ristorante, non un parco giochi” rincara la dose il proprietario. Il divieto sarebbe arrivato dopo che un bambino ha rovinato l’arredamento del ristorante, distruggendo una cornice antica. In realtà si tratterebbe solo della ‘goccia che ha fatto traboccare il vaso’, visto che a detta di Markl diversi bambini si erano resi responsabili di macchie, tovaglie rovinate e bevande gettate a terra: “Siamo arrivati semplicemente al punto in cui ci siamo detti che non potevamo più andare avanti così”, spiega ancora il titolare di Oma’s Küche.
La sua politica tuttavia pare piacere ai frequentatori del locale, come si legge nella “maggior parte dei commenti” sul profilo Facebook del ristorante e Markl ha raccontato di aver ricevuto più di mille e-mail di supporto, soprattutto da persone che lavorano nella ristorazione o nel mondo dell’educazione. In realtà il pugno d’oro contro i più piccoli non è piaciuto proprio a tutti e, anzi, è lui stesso a raccontare di aver avuto anche alcune minacce di morte.