445 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Genova, preso il marito di Angela: “L’ho uccisa io perché mi tradiva”

È stato fermato all’alba Javier Napoleon Pareja Gamboa, il 52enne originario dell’Ecuador ricercato da due giorni per l’omicidio della moglie Angela Jenny Coello, trovata cadavere nella sua casa di via Fillak a Genova. “L’ho uccisa perché mi tradiva”, avrebbe confessato alle forze dell’ordine mentre aveva ancora addosso i vestiti sporchi di sangue.
A cura di Ida Artiaco
445 CONDIVISIONI
Angela Reyes Coello e il marito Javier (Facebook).
Angela Reyes Coello e il marito Javier (Facebook).

È finita la caccia a Javier Napoleon Pareja Gamboa, il 52enne originario dell'Ecuador ricercato per la morte della moglie Angela Jenny Coello, trovata cadavere nella sua casa di via Fillak a Genova domenica scorsa. Dopo due giorni di ricerche incessanti, con la collaborazione di agenti di polizia allertati su tutto il territorio nazionale, l'uomo è stato fermato all'alba di questa mattina, martedì 10 aprile, in via delle Fabbriche, sulle alture di Voltri, alla periferia occidentale della città ligure. Aveva addosso ancora gli indumenti sporchi di sangue ed era in evidente stato di agitazione, forse per aver bevuto troppo alcol. Il killer, che di mestiere faceva l'operaio edile, ha poi confessato l'omicidio della moglie per gelosia, ipotesi questa sulla quale si stavano concentrando gli inquirenti. "Mi tradiva, per questo l'ho fatto", avrebbe farfugliato alle forze dell'ordine.

Angela è infatti stata trovata senza vita nella sua casa di Genova domenica scorsa dalla sua coinquilina, che si era allontanata il giorno precedente per lasciare la vittima e il marito, tornato in Italia proprio per riallacciare i rapporti con la donna, mentre litigavano. Ma, una volta rientrata, ha trovato Angela in una pozza di sangue e con una grossa ferita da taglio sul petto. Il presunto killer si è reso sin da subito irreperibile, al punto che gli inquirenti hanno pensato anche che si fosse suicidato o che avrebbe potuto trovare ospitalità presso qualche conoscente, dal momento che di lui nella casa del delitto sono rimasti i bagagli ancora da disfare, il passaporto e e i documenti di identità, quindi sarebbe stato impossibile per lui scappare oltre i confini italiani. Nelle ultime ore su Facebook si era diffuso anche un appello dai familiari e vicini della vittima accompagnato da una foto e da un breve messaggio, nel tentativo di ricevere segnalazioni d’aiuto alle ricerche. Fino all'epilogo di questa mattina, quando la fuga di Javier è finita. Ora sarà portato in Procura per essere interrogato dal sostituto procuratore Gabriella Marino.

Inoltre, l'uomo non era la prima volta che tentata di compiere un gesto simile. Già alla fine del 2004, quando aveva poco più di 39 anni, durante una lite familiare aveva colpito con una coltellata al collo la compagna e la stessa suocera, poi si era allontanato dall’Italia fuggendo in Spagna, da alcuni parenti a Barcellona. Napoleon venne poi arrestato circa un anno dopo mentre cercava di entrare illegalmente nel nostro Paese. Per quelle due aggressioni ha già scontato un anno tra carcere e arresti domiciliari.

445 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views