Genova, la consigliera leghista: “I migranti sono bestie, li odio tutti. Datemi un fucile”
“Li odio tutti, sono delle bestie, senza offese per gli animali che sono molto più civili e puliti”, ha scritto su Whatsapp una consigliera comunale della Lega a Genova, in riferimento a migranti ed extracomunitari, per poi aggiungere: “Dicono che sono razzista, però datemi un fucile e mi calmo”. La protagonista dell’invettiva a chiarissimo sfonda razzista è Monica Viani, eletta nel municipio centro est della città, guidato dal presidente anche lui leghista Andrea Carratù. Ha poi provato a difendersi, definendolo "uno sfogo con pochi e fidati amici". Peccato che quelle parole siano state pubblicate nell'aggiornamento del proprio stato su Whatsapp, visibile dunque a tutti i propri contatti sulla piattaforma di instant messaging.
Frasi che non sono passate inosservate e che hanno sollevato un polverone attorno alla Viani, con le opposizioni che invocano in coro le dimissioni e chiedono a Matteo Salvini di prendere le distanze. Un rappresentante delle istituzioni – hanno detto Andrea Massera (sinistra, Genova che osa) e Lorenzo Romanengo (Pd) – "non può assolutamente permettersi di condividere determinati pensieri, sia pure su whatsapp o su Facebook, o al bar. Chiediamo al presidente e al partito di Matteo Salvini di prendere le distanze da queste posizioni e affermazioni scellerate, che avvelenano il dibattito pubblico e politico, oltre che manifestano intolleranza e affermazioni decisamente preoccupanti". Mentre Potere al popolo – Rifondazione comunista, con Sergio Triglia e Davide Ghiglione, chiede al presidente del municipio di "organizzare al più presto un'iniziativa sui valori e i principi che hanno ispirato la nostra Costituzione nata dalla Resistenza Antifascista. E agli abitanti di esprimere il loro dissenso verso questo degrado della politica, fomentato dalle solite forze politiche".