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Genova, l’appello per la Quaresima di Don Valentino: “Spegnete WhatsApp due ore al giorno”

Digiuno 2.0 da WhatsApp per almeno due ore al giorno, da impiegare per fare due chiacchiere di persona con gli amici o per assistere i meno fortunati: è questa la proposta del parroco della chiesa di Sturla, Don Valentino Porcile, che sta facendo il giro del web. “Lascia le tue reti wireless, e seguimi”.
A cura di Ida Artiaco
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Don Valentino Porcile insieme a Papa Francesco (Facebook).
Don Valentino Porcile insieme a Papa Francesco (Facebook).

Chi pensa che il digiuno quaresimale sia solo dal cibo si sbaglia di grosso. Sta facendo molto parlare la proposta di un parroco di Genova, Don Valentino Porcile, che sul proprio profilo Facebook ha consigliato a tutti un fioretto 2.0: "Spegnere WhatsApp almeno un po', ogni giorno. E a chi ha l'applicazione sempre accesa, propongo di spegnerlo due ore al giorno". Un appello che nel giro di poche ore ha ricevuto migliaia di like e centinaia di condivisioni, oltre a creare dibattito sugli organi di stampa. Con stupore dello stesso sacerdote.

Il motivo di questa scelta è presto detto: "Altro che digiuno dal cibo. Altro che astinenza dalle carni – scrive ancora Don Valentino, a capo della chiesa della Santissima Annunziata a Sturla -. Troppo facile. Mi piace molto l'idea di vedere Gesù che mi prende l'iPhone, me lo butta nel lago di Tiberiade, e mi dice: Lascia le tue reti wireless, e seguimi". Dati alla mano, il parroco sottolinea infatti che "aumentano i contatti, eppure aumentano le sacche di solitudine. E non solo tra i ragazzi. La vera sfida non è spegnere un cellulare e ritrovare modi autentici e veri di comunicare. Quello che deve far pensare è che soltanto spegnendo qualcosa riusciamo ad accenderne altre. E quello che deve far pensare ancora di più, è quando non riusciamo a spegnere. Quando ti manca il fiato se lo fai".

Insomma, meno connessione in rete e più rapporti umani, nel senso stretto della parola, sostituendo le due ore sull'applicazione di messaggistica istantanea con due ore di chiacchiere faccia a faccia, per guardarsi negli occhi. E anche ai detrattori, che fanno notare come lui per primo utilizzi WhatsApp e abbia lanciato la proposta sui social network, Don Valentino risponde: "Uso WhatsApp tutti i giorni e lo ritengo utilissimo. Tra l'altro, ogni domenica mattina lo uso per far arrivare una preghiera ad oltre mille persone. La vera dipendenza non è tanto, a mio parere, nel restarci attaccati continuamente. La vera dipendenza è non riuscire a starne senza. E spegnere questo modo di comunicare, per scoprire l'unico modo autentico di comunicare che è il contatto personale, questa è la vera sfida con se stessi".

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