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Genova, 36enne trovato morto in casa. Forse colpa della cocaina “tagliata” male

La Procura di Genova ha aperto un fascicolo per morte come conseguenza di altro reato e ha disposto l’autopsia sul corpo del 36enne.
A cura di Davide Falcioni
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Aveva solo 36 anni l'uomo trovato senza vita nella sua casa di Arenzano, in Liguria, stroncato da un arresto cardiaco le cui cause sono ora al vaglio della magistratura. Il pubblico ministero Chiara Maria Paolucci ha aperto un fascicolo, a carico di ignoti, per morte come conseguenza di altro reato e ha disposto l'autopsia sul corpo del 36enne.

Il corpo del giovane uomo – molto noto in città e ricordato dagli amici come una persona solare, sorridente e gentile – è stato trovato due sere fa dai Vigili del Fuoco, dal personale del 118 e dai Carabinieri della Compagnia di Arenzano, guidati dal maggiore Lorenzo Toscano. A chiamare i soccorritori erano stati i familiari, che non riuscivano più a mettersi in contatto con lui. Il 36enne non rispondeva né al né al citofono, circostanza che ha destato il sospetto che potesse essergli accaduto qualcosa. Quando i soccorsi sono riusciti ad entrare nell’appartamento, purtroppo non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del 36enne.

Sul decesso dell’uomo è stato aperto un fascicolo d'inchiesta: nel suo alloggio infatti sono state trovate tracce di cocaina, e non è escluso che possa essere stata la sostanza – probabilmente perché "tagliata" male – a causare il malore (ma su questo punto solo l’autopsia, già disposta, potrà fare chiarezza). Toccherà dunque alla Procura indagare su chi ha ceduto la droga al giovane.

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