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Gelosia, ricatti e minacce: le chat tra la 31enne di Prato e il 15enne da cui ha avuto un figlio

La trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?” ha mostrato una ricostruzione delle conversazioni che ci sono state nei mesi tra la donna di Prato arrestata per atti sessuali con minore e violenza sessuale per induzione e il ragazzino dal quale ha avuto un figlio. L’infermiera ricattava il ragazzo convincendolo ad avere rapporti con lei.
A cura di Susanna Picone
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“Ho saputo che ti amavo dalla prima volta che ti ho visto in palestra, ti ho lasciato bambino e ti ritrovo ragazzo, non mi sei più andato via dalla mente e dal cuore”: è questo solo uno dei messaggi che l’infermiera di Prato arrestata nei giorni scorsi per atti sessuali con minore e violenza sessuale per induzione scriveva al minorenne col quale poi ha anche avuto un bambino. Sono tantissimi i messaggi che i due – che appunto si erano conosciuti in palestra e che avevano iniziato ad avere rapporti approfittando delle ripetizioni che lei dava a lui – si sono scambiati dal loro primo incontro. Messaggi dai quali emerge che era lei a volere il ragazzo, ad arrivare a ricattarlo col bambino che avevano avuto per continuare ad avere rapporti con lui. A ricostruire le conversazioni che di fatto hanno “incastrato” la trentunenne ora ai domiciliari è la trasmissione tv “Chi l’ha visto?”, che nel corso dell’ultima puntata ha mostrato i ricatti e le minacce anche di suicidio presenti nelle chat.

La donna al ragazzo: "Perché mi eviti? Per me sei speciale" – Quella tra l’infermiera e il minorenne è una corrispondenza fittissima. La donna era consapevole di poter "perdere" quel ragazzino che in più di un'occasione le ricorda la sua giovane età. E che per questo arriva a ricattarlo e a spaventarlo di volersi suicidare. “Rispondi per favore. Perché mi eviti? Il tuo letto era disfatto, sono particolari importanti. Mi dispiace che si è rovinato il rapporto che avevamo, per me era speciale”, scrive lei a lui. Il ragazzo tentenna e lei incalza: “Rispondimi, se non mi rispondi come posso credere che sia tutto come prima? Mi hai salutato in modo freddo”. E ancora, lei a lui: “Non mi raccontare cavolate e non cercare di evitarmi”. Lui, dopo aver saputo che quel bambino nato la scorsa estate è suo figlio, le dice chiaramente “mi hai rovinato la vita” e le chiede, almeno, di non portare il neonato il palestra. “Te lo dico per l'ultima volta, già mi hai rovinato la vita, non lo devi portare in palestra”: a quel punto arriva l’accordo.

La donna gelosa di una coetanea del ragazzo: "Lei la ami e a me vuoi solo bene" – La donna promette di evitare di portare il piccolo in palestra ma il ragazzo deve continuare ad andare da lei e fare sesso con lei. In alcuni messaggi fantastica anche sulla possibilità di fare altri figli col ragazzino. La trentunenne continua però a essere ossessionata e mostra la sua gelosia nei confronti dell’adolescente. Nei messaggi si dice gelosa anche di una amica del minorenne. “So come sono fatta, non ce la faccio a pensare che io che questa ragazza siamo accomunate dal fatto abbiamo una relazione complicata con te, ma lei la ami e a me vuoi solo bene”: da qui le ulteriori minacce di farla finita, “Va a finire che mi ammazzo, sono stanca”. Minacce che spaventano il ragazzino, che addirittura arriva a mentire dicendo di amarla pur di evitare gesti estremi.

L'interrogatorio di garanzia dell'infermiera di Prato

Nei giorni scorsi la trentunenne ha risposto alle domande del gip durante l’interrogatorio di garanzia. Come fatto sapere dai suoi avvocati, la signora ha chiarito la propria versione dei fatti non modificandola. In sostanza avrebbe ribadito e chiarito di aver avuto rapporti col ragazzino ma al tempo stesso avrebbe negato di aver fatto sesso con lui fino al compimento del suo quattordicesimo anno. Intanto il procuratore di Prato Giuseppe Nicolosi ha presentato al gip la richiesta di incidente probatorio per cristallizzare le dichiarazioni del minore. In questa vicenda, risulta indagato anche il marito dell’infermiera: l’uomo pur sapendo probabilmente tutto ha riconosciuto il bambino che sua moglie ha avuto dal minorenne.

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