8.429 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Furto choc al cimitero, rubati giocattoli sulle tombe dei bimbi morti nella strage di Viareggio

“Alla miseria umana non c’è mai fine ma non dobbiamo né vogliamo rassegnarci a tutto questo”, così ha commentato il furto Marco Piagentini che ha perso due figlioletti e la moglie nella tragedia ferroviaria ed è presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage di Viareggio .
A cura di Antonio Palma
8.429 CONDIVISIONI
Immagine di archivio
Immagine di archivio

"Purtroppo certa gente non si rende neppure conto delle azioni che compie e del loro significato. Alla miseria umana non c’è mai fine" così Marco Piagentini ha commentato l'ignobile furto avvenuto sulle tombe del sacrario dedicato alle vittime della strage ferroviaria di Viareggio tra cui i suoi due figlioletti. Ignoti si sono introdotti nel cimitero cittadino nella notte fra mercoledì e giovedì e hanno portato via alcuni giocattoli che i parenti avevano portato sulla lapide in memoria dei piccoli defunti. Un furto ancora più assurdo perché di pochissimo valore economico ma che ha rappresentato una nuova pugnalata al cuore dei familiari dei piccoli che non ci sono più. Si tratta di due modellini di moto di plastica che si trovavano sulle tombe dei figli di Pigentini e di un pallone da calcio poggiato sulla lapide di un altro ragazzino.

Un colpo che ha fatto riemerge tutto il dolore per quella tragedia del 29 giugno 2009 quando una enorme  esplosione causata dalla fuoriuscita di gas da un vagone cisterna di un treno merci deragliato poco fuori la stazione ferroviaria investì le case della zona uccidendo 32 persone. Purtroppo non è la prima volta che accadono simili episodi ai danni delle vittime della strage seppellite nel sacrario. In aprile era toccato alla tomba della moglie di Piagentini dove sono sparite delle piantine. "In questi anni abbiamo dovuto sopportare sfregi e vandalismi di ogni genere. Anche all’interno della Casina dei ricordi di via Ponchielli sono entrati più volte dei vandali, nonostante non ci fosse niente di prezioso da rubare, se non oggetti a noi cari" ha dichiarato al Corriere fiorentino Piagentini che è anche presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage. "Non dobbiamo né vogliamo rassegnarci a tutto questo" ha concluso Piagentini.

8.429 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views