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Fugge dalla Corea del Nord, viene venduta come schiava sesso online

Un’inchiesta della CNN ha rivelato come una ragazza fuggita dalla Corea del Nord verso la Cina sia stata costretta a prostituirsi online.
A cura di Davide Falcioni
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Imprigionata per cinque anni insieme a un gruppo di altre giovani in una piccola casa nel nord-est della Cina, dalla quale poteva uscire ogni sei mesi per una passeggiata nel parco, dopo che l'intermediario alla quale si era affidata per scappare dalla Corea del Nord l'ha venduta a un operatore che gestisce incontri di sesso virtuale su internet.

E' la Cnn a raccontare sul suo sito la storia di Lee Yumi, simile a tante altre ragazze e donne nordcoreane, alcune bambine di 9 anni, che – secondo un dossier dell'organizzazione no-profit Korea Future Initiative basata a Londra – sono state sequestrate o sono rimaste vittime del grande e multimiliardario business del sesso. Le donne nordcoreane sono sovente ridotte in schiavitù nei bordelli, vendute per matrimoni combinati o costrette a esibirsi in scene pornografiche di fronte a webcam in città vicine al confine tra Cina e Corea del Nord. Una volta scoperte dalle autorità cinesi, la schiave del sesso vengono rimpatriate e spesso sottoposte a torture, a quanto scrive il rapporto che la Cnn non è stata in grado di verificare in maniera indipendente.

Lee viene da una famiglia di quadri bassi del Partito di Kim Jong Un e – pur non versando in condizioni di estrema povertà – desiderava avere una vita migliore e per questo ha deciso di attraversare il confine con la Cina con l'aiuto di un mediatore che le aveva promesso un lavoro in un ristorante. La frontiera l'ha oltrepassata di notte insieme ad altre sette giovani attraversando a piedi il fiume Tumen che separa Cina e Corea del Nord. Giunta in Cina è stata accompagnata in un appartamento al quarto piano di un edificio nella città di Jilin, a 50 chilometri dal confine. Del ristorante che le era stato promesso nessuna traccia; in compenso Lee era stata venduta per 4.500 dollari a un ‘operatore' del sesso online che si è rifiutato di liberarla dicendole di aver pagato per lei che, di conseguenza, avrebbe dovuto saldare il suo debito. Lee è riuscita a scappare dalla sua prigione solo lo scorso anno dopo che un cliente online l'aiuta a mettersi in contatto con un Chun Ki-Won, un pastore che da 20 anni dà il suo aiuto a coloro che fuggono dalla Corea del Nord e che ha mandato un gruppo di soccorso che le ha calate dalla finestra. Per questo l'uomo è stato soprannominato lo Schindler asiatico.

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