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Freddie Gray, l’autopsia chiarisce le circostanze della morte

Secondo l’ufficio di medicina legale dello stato del Maryland il 25 enne afroamericano avrebbe sbattuto contro una parete del furgone con il polizia su cui era stato caricato. Per il caso sono sotto accusa 6 agenti.
A cura di B. C.
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La morte di Freddie Gray, il 25 enne afroamericano deceduto dopo essere stato arrestato a Baltimora lo scorso aprile, è stata provocata da un unico colpo molto forte al collo e alla spina dorsale. L'autopsia sul corpo del giovane – secondo quanto rivela il Baltimora Sun – non fa altro che aggravare la posizione dei sei agenti incriminati per la vicenda. L’ufficio di medicina legale dello stato del Maryland ha dunque stabilito che la morte di Gray non può essere registrata come un semplice incidente, ma si è trattato di “omicidio” perché gli agenti non hanno seguito le procedure di sicurezza, compiendo “azioni di omissione”.

Freddie Gray era morto a causa di alcune ferite procurategli al momento dell’arresto, mentre veniva trasportato sul veicolo della polizia, con le mani e i piedi legati. Il caso aveva a sollevata un’altra ondata di proteste da parte della popolazione nera americana contro le ingiustizie subite dalla polizia, a pochi mesi soltanto dall’uccisione di  Michael Brown  a Ferguson. I medici che hanno fatto l’autopsia presumono che durante il tragitto Gray si sia alzato in piedi e abbia sbattuto contro una parete a causa di un frenata o un cambio di direzione troppo avventato. Il ragazzo era senza la cintura di sicurezza e quindi “a rischio di cadere senza protezione durante un’accelerazione o una frenata del furgone”, si legge nel documento. C’è da dire che Marilyn Mosby, il procuratore di Baltimora che rivelò gli atti di accusa contro i sei poliziotti coinvolti nella morte del giovane, poi rilasciati sotto cauzione, dopo aver dimostrato di essere dalla parte del popolo afroamericano della città, aveva fatto improvvisamente retromarcia, chiedendo un provvedimento per bloccare la pubblicazione dell’autopsia di Gray. Ma una copia, come detto è finita al Baltimora Sun che ne ha resi noti i contenuti.

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