18 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Fratello di un boss disse al giornalista Borrometi: “Ti massacro”. Condannato a 2 anni e 8 mesi

Francesco De Carolis, 44 anni, è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione per tentata violenza privata aggravata dal metodo mafioso ai danni del giornalista Paolo Borrometi.
A cura di Davide Falcioni
18 CONDIVISIONI
Immagine

Francesco De Carolis, 44 anni, è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione per tentata violenza privata aggravata dal metodo mafioso ai danni del giornalista Paolo Borrometi. A pronunciare la sentenza sono stati i giudici del Tribunale di Siracusa al termine del processo che si è celebrato nell'aula della Corte di Assise del palazzo di giustizia. Il pm Alessandro La Rosa aveva chiesto la condanna a tre anni e 2 mesi per l'imputato, fratello di Luciano De Carolis, considerato dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia elemento di spicco del clan siracusano "Bottaro-Attanasio", al quale il direttore del sito LaSpia.it e collaboratore dell'Agi aveva dedicato svariate inchieste giornalistiche. "Gran pezzo di m…, appena vedo di nuovo la mia faccia, di mio fratello che oggi è la corona della mia testa, in un articolo tuo ti vengo a cercare fino a casa e ti massacro", erano alcune delle minacce che Francesco De Carolis aveva inviato in file audio al cronista.

Borrometi ha commentato la sentenza: "Oggi penso sia stata scritta una meravigliosa pagina di giustizia. In un territorio dove le denunce scarseggiano, la sentenza odierna dimostra che denunciare conviene. A poche settimane da quelle drammatiche intercettazioni – ha aggiunto – dalle quali è emerso che il clan di Pachino organizzava un attentato con un'autobomba contro di me e la mia scorta, questa sentenza penso sia la risposta più importante. Lo so che oggi è una tappa, che ci saranno ancora tanti momenti difficili e di grande paura. So che Cosa Nostra non lascia inevase le proprie condanne a morte. Ma il mio sorriso, quello che avrebbero voluto farmi perdere, seppure stanco, è ancora presente così come la voglia di mettere in luce gli affari mafiosi dei clan che, fra Ragusa e Siracusa, vorrebbero togliere il futuro a tutti noi".

18 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views