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Fratelli uccisi a Zocca a colpi di roncola: una delle vittime era priva di dita

I carabinieri di Modena hanno fermato nella notte Angelo Rainone, accusato di aver ucciso i due anziani fratelli trovati morti martedì in una stalla a Lame di Zocca. Le due vittime, Ugo e Breno Bertarini, erano il suocero dell’indagato e lo zio dell’ex moglie.
A cura di Susanna Picone
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I carabinieri di Modena hanno eseguito nella notte il fermo disposto dal Pm Lucia De Santis nei confronti di Angelo Rainone, cinquantenne accusato di aver ucciso a colpi di roncola i due anziani fratelli trovati morti martedì in una stalla a Lame di Zocca, sull'Appennino. Le due vittime, Ugo e Breno Bertarini, erano rispettivamente il suocero dell'indagato e lo zio dell'ex moglie. Da quanto emerso, i fratelli Bertarini sarebbero stati uccisi con quindici colpi di roncola ciascuno. Fendenti che Rainone avrebbe inferto prevalentemente alle parti superiori dei corpi. Una delle due vittime era priva di dita, forse per il tentativo di difendersi. Il procuratore capo di Modena, Lucia Musti, complimentandosi per il lavoro dell'Arma dei carabinieri e dal Ris, ha spiegato che tracce di sangue sono state trovate sia nel furgone dell'uomo che nella sua abitazione. L’indagato avrebbe bruciato il giubbotto e il maglione che aveva usato il giorno del delitto. A incastrarlo anche le immagini delle telecamere di sicurezza, che hanno immortalato il suo furgone a Zocca mentre procedeva in direzione dell'azienda agricola dove i due fratelli sono stati uccisi. L'arma del delitto, la roncola, probabilmente è stata trovata dall'omicida direttamente dentro la stalla.

Possibile movente economico dietro l’omicidio dei due fratelli di Zocca

Il duplice omicidio di Zocca sarebbe avvenuto per un movente economico. A spiegarlo sono stati i carabinieri di Modena e il procuratore capo Musti. Angelo Rainone aveva infatti una piccola quota della società agricola dove lavoravano le due vittime. Pare che il presunto omicida non condividesse le scelte prese dalla famiglia in relazione alla separazione dalla moglie, figlia di Ugo, anche dal punto di vista economico. Nel corso delle indagini è emerso anche che Ugo Bertarini aveva presentato due denunce per stalking nei confronti di Rainone. Risulta anche un'altra denuncia presentata dalla moglie (separati, ma non ancora divorziati) di Rainone nei suoi confronti, presumibilmente per minacce. Il procuratore capo di Modena ha spiegato che “tutte le denunce – in riferimento alle due per stalking – sono state esaminate velocemente dalla procura della Repubblica di Modena. Non si può dire che le denunce fossero state inascoltate. Addirittura una, presentata nel gennaio 2018 era già oggetto di delega di indagine da parte sempre della procura di Modena. Non abbiamo commesso nessuna omissione – ha detto il procuratore -, nemmeno inconsapevole, come può avvenire. Tutta la macchina della giustizia si è messa in moto , anche in riferimento allo stalking”.

I due fratelli uccisi il giorno prima del ritrovamento dei corpi

Il duplice omicidio a Zocca dei fratelli Ugo e Breno Bertarini è avvenuto la mattina di lunedì 26 febbraio. Il ritrovamento dei cadaveri risale invece al giorno dopo. Il fermo di Angelo Rainone, che ha precedenti per spaccio e fallimento, è aggravato non solo dallo stalking nei confronti di quest'ultimo, ma anche dall'affinità del presunto omicida a una delle due vittime (appunto Ugo) e dalla recidiva reiterata. L'affinità resta dato che l’uomo era separato, ma non ancora divorziato dalla figlia dell'anziano. L'uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande degli investigatori.

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