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Francia, tensioni tra manifestanti e polizia: ucciso un ragazzo di 21 anni

La tragedia nei pressi del cantiere della diga di Sivens, dove i dimostranti protestavano per la costruzione di un enorme lago artificiale. La morte forse a causa di una granata lanciata dai gendarmi. Aperta un’inchiesta.
A cura di Biagio Chiariello
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Grandi polemiche in Francia per la morte di Rémi Fraisse, ambientalista di 21 anni deceduto nel fine settimana durante i violenti scontri tra manifestanti e polizia sul sito della futura diga di Sivens, nel dipartimento del Tarn. Il giovane sarebbe stato ucciso con ogni probabilità da una granata di tipo militare, lanciata, sembrerebbe, dai gendarmi. Sulla sua morte è stata aperta un’indagine e dai primi risultati, comunicati dal procuratore di Albi, Claude Dérens, sarebbe risultato che sul corpo di Rémi sono state trovate tracce di esplosivo dello stesso tipo adoperato nelle granate offensive. Dérens ha specificato che l’esplosivo “Tnt figura nella composizione delle granate lacrimogene od offensive utilizzate dai gendarmi”. L’inchiesta è stata così trasferita alla Procura militare. Martedì mattina è intervenuto anche il capo dell’Eliseo, Francois Hollande, che ha promesso di “vigilare personalmente” sulla ricerca della verità. Il presidente francese ha espresso  la sua “compassione” di fronte al “dramma umano” della famiglia della vittima.

La famiglia del ragazzo ha presentato denuncia per omicidio volontario

Il padre del giovane ucciso, Jean-Pierre Fraisse, dice a Liberation: “mio figlio era laggiù con un amico, si opponevano alla costruzione della diga di Sivens. Con intenzioni pacifiche, voglio credere, senza caschi, e a mani nude. Quando ha visto le violenze, la sera, è rimasto là, si è lasciato prendere dagli scontri. Ed è finito al centro dei due opposti schieramenti. Mio figlio non aveva esperienza di questo genere di scontri”. Ora la famiglia di Rémi sporgerà denuncia per omicidio volontario “commesso da uno o più pubblici ufficiali”. Dal 1986 Non era mai accaduto che gli scontri tra polizia e manifestanti in Francia portassero alla morte di una persona tra i dimostranti. In seguito al tragico evento, la protesta è continuata. “Adesso sappiamo cosa sono capaci di fare: ma qui ci sono persone che sono motivate, motivate, motivate. Non ci lasceremo schiacciare”, dice un manifestante.

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