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Francia, 22enne fa sesso con una 11enne e lei resta incinta, ma per la legge non è reato: assolto

I fatti risalgono al 2009, quando la bambina aveva solo 11 anni. Nei giorni scorsi i giudici di Seine-et-Marne, a pochi passi da Parigi, hanno emesso la sentenza con la quale il giovane è stato assolto dall’accusa di violenza sessuale: “Il rapporto deve considerarsi consensuale”.
A cura di Ida Artiaco
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Sta facendo molto discutere in Francia la notizia di una sentenza per la quale un uomo di 22 anni è stato assolto dall'accusa di violenza sessuale nonostante la sua vittima avesse solo 11 anni. I fatti risalgono al 2009, ma secondo quanto stabilito dai giudici di Seine-et-Marne, a pochi passi da Parigi, non è stato possibile stabilire che nel rapporto sessuale tra l'uomo e la bambina siano intervenuti gli elementi caratterizzanti lo stupro, e cioè "la coercizione, la minaccia, la violenza, la sorpresa", e sarebbe dunque considerarsi "consensuale". La Procura, che aveva chiesto per l'allora 22enne una pena di 8 anni, ha annunciato l'intenzione di fare ricorso.

Con questo caso, si riapre in Francia il dibattito sul reato di violenza sessuale, dal momento che non è stabilita per legge l'età del consenso. Nello specifico, era l'agosto del 2009 quando la vittima, a soli 11 anni, era stata avvicinata dal ragazzo in un parco, il quale l'aveva poi convinta ad avere un rapporto sessuale. Secondo il racconto dell'accusato, la bimba aveva mentito sulla sua età, assicurandogli di avere "14 anni , quasi 15 anni", circostanza, questa, che la ragazzina ha sempre negato. La famiglia della piccola era venuta a conoscenza di quanto avvenuto dopo aver scoperto che la bambina era incinta. Il figlio della bambina oggi ha sette anni.

L'opinione pubblica non ha tardato a farsi sentire, e per questo il governo francese ha già elaborato una proposta di legge, che dovrebbe essere discussa nelle prossime settimane e che dovrebbe fissare l'età del consenso a 13 anni. Nel 2005, in realtà, sulla questione era già intervenuta la Corte di Cassazione, stabilendo quei limiti in modo estremamente vago, parlando di "età molto tenera", una formulazione di solito applicata ai bimbi al di sotto dei 6 anni. "Ciò che ci fa orrore come società – ha commentato sul New York Times la giornalista Valentine Faure a proposito di un altro caso simile – è lasciato dalla legge all’arbitrarietà dei singoli giudizi. Quanto avvenuto deve rappresentare, per la Francia, una sveglia morale".

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