Francesco Ciaravolo, lo sposo mancato che non si è presentato sull’altare: “Si è suicidato”
Ci sarebbe una svolta nel caso della morte di Francesco Ciaravolo, l'imprenditore di Salemi che lo scorso dicembre non si presentò al suo stesso matrimonio e dopo pochi giorni fu ritrovato carbonizzato nella sua auto. Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo, coordinati dalla Procura della Repubblica di Marsala, hanno infatti permesso di accertare che l’uomo si sia suicidato. I militari dell’Arma hanno visionato e acquisito i filmati delle telecamere dei distributori di benzina della zona, e proprio presso un distributore di Gibellina, poche ore prima dell’ora della morte, Ciaravolo è arrivato a bordo della sua Mercedes e ha riempito una tanica in plastica, esattamente corrispondente a quella poi rinvenuta, ancora integra, vicino la sua macchina. L'indagine è diretta dalla procura di Marsala, dal procuratore capo Vincenzo Pantaleo e dal sostituto Antonella Trainito.
Francesco Ciaravolo, 48enne, il 29 dicembre non si era presentato al suo matrimonio, come già era successo a settembre, e l'episodio aveva catalizzato l’attenzione dalla stampa locale. A segnalare la presenza, il 5 gennaio, di un’auto devastata dalle fiamme era stata una telefonata anonima. In seguito i militari dell'Arma si erano diretti nell'abitazione dell'uomo che viveva con la madre. La donna aveva spiegato che non vedeva il figlio da giorni, collocando la scomparsa intorno al 3-4 di gennaio. Ciaravolo si sarebbe dovuto sposare con una 53enne a Castelvetrano, ma all'ultimo momento si era tirato indietro. Ora il nuovo elemento che fa propendere gli investigatori verso l’ipotesi del suicidio: due giorni prima del ritrovamento nelle campagne di Salemi dell'auto carbonizzata, con all'interno il corpo del 48enne, l'uomo aveva acquistato una tanica di benzina in un distributore a pochi chilometri dalla zona.