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Forza Nuova, blitz nello studio di “Di Martedì”: volevano partecipare alla puntata

Un gruppo di attivisti di Forza Nuova ha provato ieri sera a introdursi negli studi di La7. Floris: “Il confronto si è svolto in un clima non violento. Dopo aver esposto le loro ragioni si sono fatti accompagnare all’uscita”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Durante la registrazione del programma di Giovanni Floris, "Di Martedì": alcuni attivisti di Forza Nuova, intorno a mezzanotte, hanno provato a introdursi negli studi di La7 in via Tiburtina, poco dopo il pestaggio avvenuto a Palermo ai danni di Massimo Ursino,  dirigente provinciale di Forza Nuova, picchiato a sangue da un gruppo di almeno sei persone nel centro della città.

Alcuni militanti sono riusciti a entrare, chiedendo di partecipare alla puntata, mentre era in onda un servizio video registrato e quindi a telecamere spente. L'episodio si è chiuso in modo non violentoSono in corso indagini dei carabinieri per identificare gli autori dell'incursione: i carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale di Roma sono al lavoro per identificare e trasmetteranno poi un'informativa in Procura."Verso la mezzanotte – ha raccontato Floris – si è presentato un gruppo di persone. Saranno state una ventina. Si sono qualificati come Forza Nuova e di Forza Nuova avevano le insegne. Volevano interagire col programma. Questo non era possibile, sia tecnicamente (in quel momento andava in onda un contributo registrato) sia per ragioni di opportunità. Non mandiamo in onda chi non è da noi invitato, tantomeno se si presenta in quel modo. Fermo restando che la modalità con cui si sono posti non è accettabile, il confronto si è svolto in un clima non violento. Dopo aver esposto le loro ragioni si sono fatti accompagnare all'uscita".

"Quanto è successo rappresenta un pessimo segnale per la tenuta democratica del Paese. Porteremo anche questo episodio all'attenzione del ministro dell'Interno nel corso della riunione del Comitato per la sicurezza dei giornalisti in programma oggi al Viminale". Lo hanno affermato il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, e Carlo Verna, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti –"Non si tratta, peraltro – proseguono – del primo episodio di intolleranza da parte di gruppi di estrema destra nei confronti di una redazione giornalistica o di singoli cronisti". 

Solidarietà anche da Usigrai, che invita a non minimizzare l'accaduto: "Chi pensa di continuare a minimizzare, di continuare a far finta di nulla, rischia di trasformarsi in complice. Prima il blitz alla sede de l'Espresso e de La Repubblica, ora la tentata irruzione negli studi de La7. A tutti le lavoratrici e i lavoratori della tv la nostra totale solidarietà. Questi atti di Forza Nuova sono atti di squadrismo, sono atti contro la libertà di stampa, sono atti contro il diritto dei cittadini di essere informati. Episodi che ci riportano ad anni neri di questo Paese. Siamo al fianco della Fnsi e dell'ordine dei Giornalisti nel denunciare alle autorità la necessità di fermare la deriva neofascista".

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