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Fitch conferma rating dell’Italia ma abbassa l’outlook: “Impegni del governo costosi”

L’agenzia di rating pur confermando il rating BBB per il nostro Paese ha rivisto al ribasso l’outlook da stabile a negativo, rendendo più probabile una prossima bocciatura. Gli occhi son puntati sull’elevato debito e sulle intenzioni del nuovo governo di sforare la soglia del 3% del rapporto deficit /pil.
A cura di Antonio Palma
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In una giornata caratterizzata da un nuovo balzo dello spread, salito fino a 290 punti, e dai risultai negativi della Borsa che perso un altro 1,1%, per l'Italia arriva  un'altra cattiva notizia sul fronte del rating.  L'agenzia Fitch infatti pur confermando il rating BBB per il nostro Paese ha rivisto al ribasso l'outlook da ‘stabile ‘ a ‘negativo',  rendendo più probabile una prossima bocciatura. Lo ha comunicato in una nota la tessa agenzia, spiegando che a preoccupare di più è sempre il debito pubblico dell'Italia che rimarrà "molto elevato", lasciando il Paese "più esposto a potenziali shock". Tra gli elementi indicati a favore di un abbassamento dell'outlook anche la "natura nuova e non collaudata del governo, le considerevoli differenze politiche fra i partner della coalizione e le contraddizioni fra gli elevati costi dell'attuazione degli impegni presi nel ‘Contratto' e l'obiettivo di ridurre il debito pubblico".

Fitch sostiene che "non è chiaro in che modo queste tensioni politiche saranno risolte". Analisi che per il momento non influiscono sul rating visto che per il 2018 le politiche del nuovo governo non incideranno ancora sul livello del deficit, che dovrebbe scendere all'1,8% del Pil contro il 2,3% del 2017. Le previsioni negative sono per l'anno prossimo quando si prevede un nuovo aumento del rapporto deficit/Pil al 2,2%. "Dopo la formazione del nuovo governo di coalizione prevediamo un allentamento fiscale che renderebbe il debito pubblico italiano, molto alto, più esposto a shock potenziali" si legge infatti nella nota di Fitch. Molto meno serio invece viene ritenuto il rischio dell'uscita dell'Italia dall'euro. "Riteniamo bassa la probabilità che il governo avanzi politiche che minaccino un'uscita" dall'Europa o la "creazione di una moneta parallela" nonostante "l'avversione di alcune parti del governo nei confronti dell'Ue e dell'euro rappresentano un ulteriore rischio"  sostiene Fitch.

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