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Fisco, ultima chiamata per la rottamazione delle cartelle: chi riguarda e come pagare

Entro il 7 dicembre i contribuenti che hanno saltato il pagamento di almeno una delle rate di luglio, settembre o ottobre della rottamazione bis, hanno la possibilità di rimediare e rientrare nella nuova definizione agevolata versando la somma dovuta. La scadenza riguarda 345mila contribuenti: ecco chi sono e come pagare.
A cura di Stefano Rizzuti
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Sono circa 345mila i contribuenti che hanno aderito alla rottamazione bis ma che non hanno pagato almeno una rata. Per loro è rimasta però un’ultima opportunità per aderire alla definizione agevolata: entro il 7 dicembre potranno saldare il loro debito con il Fisco e continuare così a pagare le rate mancanti. I contribuenti per cui arriva l’ultima chiamata sono il 41% del totale di coloro che hanno aderito alla rottamazione bis, secondo i dati forniti da Agenzia delle Entrate-Riscossione. Grazie al decreto fiscale, chi non è riuscito a pagare, in tutto o in parte, una o più rate della precedente rottamazione in scadenza a luglio, settembre e ottobre, può regolarizzare la propria posizione effettuando i pagamenti entro il 7 dicembre.

Così facendo, il contribuente può usufruire dei benefici previsti dalla nuova definizione agevolata, la rottamazione ter, con le novità che introduce a partire dall’aumento delle rate (fino a 18 e non più solo 10). Il versamento delle rate dovute permette il differimento dei successivi pagamenti delle somme rottamate che saranno suddivisi in cinque anni a partire dal 31 luglio 2019. Chi aderisce alla definizione agevolata paga solamente l’importo non versato precedentemente, senza sanzioni o interessi di mora. Mentre per le multe stradali non si pagano gli interessi di mora e le maggiorazioni.

Rottamazione, chi riguarda

La platea della rottamazione bis è molto estesa: sono arrivate più di 950mila domande di adesione da circa 840mila contribuenti, potendo ognuno di loro presentare più domande. A poter rientrare nella rottamazione entro il 7 dicembre sono 345mila contribuenti per più di 400mila domande. Nel Lazio ce ne sono 58mila ed è la regione con più interessati. Seguono la Campania con 45mila e la Lombardia con 40mila.

Il saldo delle tre rate (se non pagate) è elemento indispensabile per poter accedere ai benefici della nuova definizione agevolata delle cartelle. I carichi pendenti riguardano il periodo che va dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2017. In caso di mancato versamento delle rate scadute a luglio, settembre e ottobre 2018, per gli stessi carichi non si potrà più accedere alla rottamazione ter. Quella del 7 dicembre è quindi un’ultima chiamata. In caso di mancato versamento, l’Agenzia delle Entrate riprenderà le normali procedure di riscossione, applicando quindi sanzioni e interessi.

Come pagare

Per effettuare il pagamento delle rate non serve presentare alcuna istanza: è infatti sufficiente effettuare il versamento, senza oneri aggiuntivi, utilizzando i bollettini Rav riguardanti la precedente scadenza saltata. I bollettini sono stati ricevuti, insieme alla Comunicazione delle somme dovute, in precedenza dall’Agenzia delle Entrate. In caso di smarrimento, una copia può essere richiesta sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it. Il saldo delle rate si può effettuare nella propria banca, presso gli sportelli bancomat abilitati al pagamento Cbill, con il proprio internet banking, agli uffici postali, nei tabaccai aderenti a Banca 5 SpA e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale di Agenzia delle entrate-Riscossione e con l'App Equiclick tramite la piattaforma PagoPa oppure direttamente agli sportelli.

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