Fisco chiede le tasse anche ai trafficanti di droga: cartella esattoriale da 5 milioni
Il loro operato "può essere inquadrato nell'esercizio di attività, organizzate in forma di impresa, dirette a cessione di beni al dettaglio e, come tale, soggetta all'imposizione ai fini dell'Irpef, dell'Iva e dell'Irap", quella che sembra una comune motivazione che accompagna una cartella esattoriale dell'Agenzia delle Entrate indirizzata a qualche imprenditore furbetto in realtà riguarda un'attività decisamente illecita: il traffico di droga. Un gruppo di persone indagate dalla procura di Trento per associazione a delinquere per traffico di droga, infatti, si sono viste recapitare una cartella esattoriale con la richiesta di una somma complessiva di 5 milioni di euro per i guadagni sul traffico e lo spaccio di droga per cui sono anche processati
Secondo gli inquirenti, la società criminale ha trafficato, nel 2015 e nel 2016, ben 334 chili di hashish e tre chili di cocaina, e proprio su questi dati si è basata la stima del Fisco per calcolare le tasse dovute. Un calcolo basato su una media presunta delle dosi vendute in base alla percentuale di principio attivo: in totale 8 milioni e 700mila euro di guadagno netto, per cui sono state chieste imposte per circa 5 milioni. "A questo punto valuteremo i ricorsi del caso anche se sarà divertente chiedere l’accertamento con adesione al fine di rappresentare le ragioni del mio assistito" ha spiegato l'avvocato di uno degli indagati , aggiungendo: "Anche perché siamo in attesa dell’esito del giudizio penale. In caso di assoluzione lo faremo presente. In caso di condanna, invece, chiederemo all’Agenzia delle entrate perché non è possibile, a questo punto, dedurre i costi dell’attività".