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Firenze, Sting canta a sorpresa al presidio degli operai della Bekaert

Il cantante inglese ha tenuto un piccolo concerto in solidarietà con gli operai della multinazionale Bekaert, società che nonostante abbia commesse è intenzionata a delocalizzare la produzione.
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A cura di Davide Falcioni
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Una sorpresa particolarmente gradita quella che stamattina hanno ricevuto gli operai che partecipavano al presidio di protesta davanti ai cancelli della Bekaert di Figline Valdarno, in provincia di Firenze. Sotto il gazebo, infatti, è improvvisamente arrivato il cantante inglese Sting, che ha voluto portare la sua solidarietà ai 318 lavoratori che nel giugno scorso hanno ricevuto le lettere di licenziamento dalla multinazionale che, malgrado goda di commesse in abbondanza, ha deciso di delocalizzare la produzione all'estero lasciando "a piedi" centinaia di famiglie.

La rockstar inglese, reduce dall'ultimo tour in tutta Italia, ha ascoltato attentamente le storie dei lavoratori e le ragioni della loro lotta, facendosi raccontare di come si è arrivati alla possibile chiusura, per il momento rimandata di un mese dopo gli incontri al Ministero dello Sviluppo Economico. Sting ha salutato il sindaco di Figline Giulia Mugnai, i rappresentanti delle Rsu e dei sindacati, e poi ha rivolto parole di supporto e vicinanza alle circa 400 persone presenti. Infine il cantante ha preso la chitarra e ha iniziato a cantare alcune delle sue canzoni più celebri e tra queste ‘The last ship’, scritta per ricordare la chiusura del grande cantiere navale dove lavoravano il nonno e il padre a Wallsend, non lontano da Newcastle, dove lui abitava da bambino. Gli operai hanno risposto con “Una vita da mediano” di Ligabue. Proprio lunedì l’azienda riprende la produzione.

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