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Firenze. Rubano mattonelle all’asilo, bambini scrivono ai ladri: “Perché l’avete fatto?”

Il furto è avvenuto la scorsa estate: per 40 giorni l’area giochi è stata chiusa. Il Comune di Figline e Incisa Valdarno è stato poi costretto agli interventi di manutenzione per il costo di 2.600 euro. E così i bimbi hanno scritto ai malviventi: “Ci siamo rimasti molto male, ma vi perdoniamo”.
A cura di Biagio Chiariello
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“Cari ladri, perché l’avete fatto?”. Inizia così la singolare lettera che i piccoli alunni della scuola dell’infanzia di San Vito di Incisa, in Val d'Arno (Firenze), hanno indirizzato ai cosiddetti “ladri di mattonelle” che l’estate scorsa hanno fatto razzia nell’area giochi della struttura scolastica, portando via la pavimentazione. La lettera indirizzata agli ignoti malviventi invita alla riflessione di coloro ce non ha trovato di meglio che rubare in un luogo, da sempre, simbolo di felicità e purezza come, appunto, può essere un asilo.

“Tra qualche mese arriverà l’inverno – continua la lettera  pioverà e forse nevicherà, ma purtroppo noi bambini non potremmo andare più a giocare fuori. Lo sapete, cari ladri, che noi bambini abbiamo il diritto di giocare, di stare in libertà, ma ora non possiamo farlo? Potete riportare le mattonelle per favore?”. C’è da dire che il furto è costato al comune di Figline e Incisa Valdarno 2.600 euro, visto che è stato necessario l’intervento di una ditta specializzata esterna che ha comportato anche la chiusura del giardino per circa 40 giorni. E così i piccini (tutti di circa 4/5 anni), con l’aiuto delle maestre Rosanna Iazzetta e Roberta Cantiello, hanno preso carta e penna e hanno scritto una lettera ai ladri.

Eccone il testo integrale:

“Il 15 settembre, “noi bambini” tornati a scuola a San Vito, siamo andati in giardino e abbiamo visto che non c’erano le mattonelle della pavimentazione dove ci sono i nostri giochi. Ci siamo rimasti molto male, perché non siamo potuti andare a giocare in giardino per tanto tempo, né abbiamo potuto giocare sugli scivoli o nelle casette di legno.
Noi, ora ci chiediamo tutti: “Cari ladri, perché l’avete fatto?”
Tra qualche mese arriverà l’inverno, pioverà e forse nevicherà, ma purtroppo “noi bambini” non potremmo andare più a giocare fuori.
Lo sapete, cari ladri, che “noi bambini” abbiamo il diritto di giocare, di stare in libertà, ma ora non possiamo farlo?“Potete riportare le mattonelle per favore?”
Non è bello rubare, ma noi vi perdoniamo.
Per fortuna che la nostra amica Clarabella (nome che i bambini hanno dato alla dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo Incisa-Rignano, Clara Pistolesi) ha chiamato il Comune e ha fatto rimettere subito le mattonelle al loro posto: adesso siamo felicissimi!”

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