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Firenze, l’auto è bloccata e lui protesta: chirurgo e moglie incinta aggrediti in centro

Il medico, che era insieme alla moglie al nono mese di gravidanza, aveva chiesto ai ragazzi di spostare i loro motorini per consentirgli di uscire dal parcheggio ma come risposta è stato aggredito verbalmente e fisicamente da una banda di ragazzi. Denunciati un 17enne e un 18enne ma le indagini proseguiono per identificare anche gli altri coinvolti.
A cura di Antonio Palma
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Volevano semplicemente ritornare a casa e riprendere la loro auto regolarmente parcheggia diverse ore prima in centro ma quando di fronte a loro si sono trovati un vero e proprio muro di ragazzini e motorini, parcheggiati alla rinfusa al centro delle  strada per la movida, e hanno chiesto di spostarli, sono stati vittime di una brutale aggressione fisica e verbale da parte di una banda di minori. Protagonisti della brutta serata un noto cardiochirurgo di Firenze e la moglie, incinta al nono mese di gravidanza. Per l'episodio avvenuta in via degli Anselmi, nel pieno centro storico del capoluogo toscano, la notte tra il 3 ed il 4 novembre scorso, o ora i carabinieri hanno individuato due giovani, un 17enne di Firenze e un 18enne di Bagno a Ripoli, entrambi denunciati a piede libero per violenza privata e lesioni personali

Di tratta di due studenti che non avevano mai avuto problemi con la giustizia. Il minorenne è quello che avrebbe messo le mani alla gola del medico, l’altro era invece era seduto sul motorino che ostruiva il passaggio dell’auto. Entrambi sono stati individuati incrociando testimonianze oculari e video delle telecamere di sorveglianza della zona. Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Firenze però no si fermano qui. Restano da identificare infatti i tanti altri giovani che sabato sera hanno preso parte all’assurda aggressione  nei confronti della coppia.

"Non abbiamo chiamato le forze dell’ordine perché non pensavamo che la situazione potesse degenerare fino a questo punto. Eravamo convinti che la situazione potesse risolversi con il buon senso. Con il senno di poi forse avremmo dovuto farlo subito" ha raccontato la moglie del chirurgo le cui urla infine hanno messo in fuga la banda. "Non vi vergognate? Mi vergogno per i vostri genitori" ha urlato in faccia ai ragazzini che stavano picchiando il marito. Solo a quel punto la situazione si è sbloccata: è arrivato qualcuno che aveva le chiavi dei motorini e il passaggio è stato liberato. "Niente ferisce più dell’indifferenza. In tanti non sono intervenuti e si limitavano a guardare, E da madre sono sinceramente preoccupata. Vedere quei ragazzi così spavaldi, così aggressivi, nonostante avessero torto, mi fa davvero paura. Un mondo così mi fa paura" ha concluso la donna".

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