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Firenze, giovane calciatore muore mentre è al telefono con un amico: Matteo aveva 17 anni

Matteo Carmignato , 17enne di Capraia e Limite, giocava nella squadra juniores di calcio del paese e fra qualche settimana sarebbe diventato maggiorenne. A casa per una influenza, stava telefonando a un amico quando è stato colpito da un malore.
A cura di S. P.
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Un istante prima era al telefono a parlare con un amico, subito dopo, prima ancora di poter salutare quell’amico, era immobile sul pavimento di casa. Un ragazzo di diciassette anni di Capraia e Limite, nel Fiorentino, è morto così, mentre era a casa, in seguito a un improvviso malore. Il giovane si chiamava Matteo Carmignato, era uno studente dell’istituto Ferraris Brunelleschi a Empoli e giocava nella squadra juniores di calcio del paese. La sua scomparsa ha sconvolto l’intera comunità. A ricostruire la tragedia di questo giovane, che solo fra qualche settimana sarebbe diventato maggiorenne, sono i quotidiani locali. Matteo aveva avuto la febbre nei giorni scorsi e quando si è sentito male stava parlando al telefono con un suo amico. Una conversazione che si è interrotta all’improvviso, con l’amico che continuava a chiamarlo e lui che non rispondeva. È stato lo stesso amico ad avvisare i familiari, che immediatamente hanno chiamato i soccorsi i quali, però, non hanno potuto far nulla per il giovane calciatore. Il cuore del ragazzo – che secondo quanto è emerso non soffriva di particolari patologie – aveva smesso di battere.

“Non riesco a crederci”, ha commentato Luca Rinaldi, allenatore della squadra Juniores dell’Unione sportiva Limite e Capraia: “Allenavo Matteo da un anno e mezzo. Era un attaccante. Ma soprattutto un ragazzo d’oro. Giovedì scorso aveva interrotto l’allenamento, perché non si sentiva bene. Sabato non è venuto alla partita. Mercoledì pomeriggio mi ha inviato un messaggio, per avvertirmi che aveva ancora la febbre e che avrebbe saltato l’allenamento”. Poco dopo l’allenatore ha ricevuto una telefonata da parte di un altro ragazzo della sua squadra: gli diceva che Matteo non c’era più. La data dei funerali non è stata ancora fissata: saranno necessari degli accertamenti per tentare di chiarire la causa del decesso, poi la salma verrà restituita alla famiglia.

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