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Firenze, doppia vita per fingersi invalido: aveva ingannato anche il Papa

Il 55enne toscano arrestato nelle scorse ore dalla polizia a Firenze secondo gli inquirenti dal 2007 aveva intrapreso una doppia vita per fingersi invalido arrivando addirittura ad iniettarsi farmaci per indebolire il tono muscolare. Un modo di fare che aveva ingannato tutti, persino Papa Francesco che aveva voluto inoltrarlo in Vaticano.
A cura di Antonio Palma
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Non si limitava semplicemente a fingere di essere paraplegico come tanti altri finti invalidi, l'uomo arrestato nelle scorse ore dalla polizia a Firenze da oltre un decennio avrebbe intrapreso una vera e propria doppia vita ingannando medici, istituzioni, amici e persino il Papa. È quanto hanno scoperto gli uomini della squadra mobile del capoluogo toscano filmando il 55enne Roberto Guglielmi in decine di occasioni mentre camminava senza alcun tipo di ausilio come invece avrebbe imposto la sua condizione di paraplegico che gli era valsa sia la pensione di invalidità che un assegno di accompagnamento. Secondo gli accertamenti investigativi, la messa in scena sarebbe iniziata addirittura nel lontano 2007 con un finto incidente stradale da lui ideato nel quale, con l'aiuto di un complice, aveva finto di essere stato investito sulle strisce pedonali.

Da allora però l'uomo non avrebbe più smesso, portando avanti con caparbietà la sua messinscena, con diversi ricoveri a catena, arrivando infine addirittura ad iniettarsi farmaci per indebolire il tono muscolare. Secondo l'accusa, che gli contesta i reati di falso ideologico e truffa, da quell'episodio, in una sorta di escalation, l'uomo avrebbe affrontato numerosi ricoveri in strutture ospedaliere facendosi passare di volta in volta per assessore, poliziotto, carabiniere, amico di un generale e persino sottosegretario, sempre con lo scopo di avere avori, ricoveri urgenti e trattamenti di favore.

Un modo di fare che aveva ingannato parenti e amici anche grazie alla sua doppia vita divisa tra città e fuori provincia. Per gli inquirenti, quando viveva nel capoluogo faceva la parte del paraplegico costretto a muoversi i carrozzina mentre fuori dalla provincia di Firenze, dove non era conosciuto, si comportava normalmente svolgendo da solo tutte attività quotidiane in casa e fuori casa. Persino quando è stato arrestato si è scoperto che all’interno dello scalo aeroportuale camminava normalmente mentre fuori lo attendeva una vettura per disabili con carrozzina all’interno. Un modo di fare che gli aveva dato sempre più sicurezza tanto che nel 2013, come emerso dalle indagini, era arrivato a inscenare una protesta accusando il Pd locale di non avergli permesso di votate a domicilio alle primarie. L'anno successivo invece aveva scritto a Papa Francesco che si era appassionato alla sua storia e gli aveva prima telefonato e poi lo aveva voluto incontrare in udienza in Vaticano.

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