11 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Firenze, a Palazzo Pitti le vedute di Canaletto e il mito del Grand Tour

Arriva nella Sala delle Nicchie di Palazzo Pitti a Firenze la mostra “Il Settecento: una selezione”, frutto di un certosino lavoro di selezione tra gli oltre 500 dipinti di stampo settecentesco nelle Gallerie degli Uffizi.
A cura di Redazione Cultura
11 CONDIVISIONI
Immagine

Arriva nella Sala delle Nicchie di Palazzo Pitti a Firenze la mostra "Il Settecento: una selezione", frutto di un certosino lavoro di selezione tra gli oltre 500 dipinti di stampo settecentesco nelle Gallerie degli Uffizi. Probabilmente meno noti al grande pubblico, rispetto ai capolavori rinascimentali soprattutto da quando, alcuni anni fa, è stata chiusa la sala dedicata proprio a questo settore, al secondo piano della Galleria delle statue e delle pitture. Ma che posseggono in sé la capacità della grande arte di evocare un mondo perduto e allo stesso tempo ancora vivo, soprattutto nelle grandi città d'arte italiane.

In occasione del duecentocinquantesimo anniversario della morte di Canaletto, le Gallerie degli Uffizi hanno voluto selezionare alcune opere tra le più significative, tra quelle in deposito e quelle nelle sale già dedicate agli stranieri, e dare così un assaggio del respiro veramente europeo della raccolta. Questo l'intento principale del direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, che attraverso i diciassette dipinti selezionati intende sottolineare l’illuministica, vocazionale laicità del secolo. Infatti, è stata consapevolmente evitata la presenza di opere di soggetto religioso che probabilmente saranno argomento di una futura selezione.

In questa occasione la sezione più ampia rende omaggio appunto a Canaletto: due sue vedute veneziane sono affiancate da scorci di Firenze, Roma e Napoli, e alimentano il mito inesauribile delle città predilette fin dai primi viaggiatori del Grand Tour in Italia. Alla suggestione del viaggio, stavolta risolta in chiave esotica, rinviano le due precoci scene "turchesche", dipinte nei primi anni del Settecento per gli ultimi Medici, come la sultana che legge, presunta immagine di Maria Adelaide di Francia ripresa da Liotard in abiti mediorientali.

11 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views