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Finisce tra i cattivi pagatori per un debito di 1 euro: “Equitalia mi blocca l’azienda”

La storia di un anziano imprenditore trevigiano che non sapeva del debito e si è ritrovato con la casa ancora ipotecata.
A cura di A. P.
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Non può lavorare con la sua azienda di famiglia a causa di un vecchio debito di appena 1 euro che neppure sapeva di avere. È l'incredibile storia di Giampaolo Fassa, un imprenditore trevigiano ultrasettantenne titolare con il figlio di un’impresa che opera nel campo edile. Come racconta La Tribuna di Treviso, tutto nasce nel 2009 quando Equitalia consegna all'uomo un'ingiunzione di pagamento a causa di un numero notevole di multe non pagate a negli anni precedenti. Si tratta di una cifra consistente, circa 20mila euro, così l'uomo si accorda con la società di riscossione per un pagamento rateale mentre si procede ad un’ipoteca sulla sua abitazione.  Dopo anni di sacrifici l'uomo finisce di pagare il debito nell'agosto del 2015 e crede di aver sanato la sua posizione .

Pochi giorni fa però l'amara sorpresa. "Ci siamo recati in un'azienda del territorio per acquistare una fornitura di materiale edile del valore di 26 mila euro. Ma ci è stato detto che al momento non sarebbe stato possibile. Il motivo? Scopro di essere iscritto nel registro dei cattivi pagatori", ha raccontato l'imprenditore al quotidiano locale. L'uomo si è subito fiondato ai locali uffici di Equitalia per capire scoprendo nons olo che il suo appartamento risultava ancora ipotecato senza che lui sapesse niente, ma soprattutto che era ancora tra i cattivi pagatori perché aveva un debito di un euro e tredici centesimi, o meglio: "1,01 di interessi di mora oltre a 0,12 centesimi di aggio di riscossione".

L'uomo, nonostante l'episodio, ha subito pagato ma ha avuto un'altra sorpresa. "L’impiegata mi ha risposto che per concludere la pratica, con provvedimento di urgenza, ci vorranno 15 giorni. Quindici giorni per un euro e tredici centesimi di arretrati, che tra l'altro non sono affatto imputabili a un mio errore, dato che ho provveduto a pagare tutti i bollettini" ha ricordato infatti Fassa.

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