Finisce di lavorare e si accascia a terra: Marco, chef di 23 anni, ucciso da malore improvviso
Aveva appena finito di lavorare quando, accusando un malore, si è accasciato a terra. Così è avvenuta la tragica morte di Marco Di Nino, un giovane cuoco abruzzese di 23 anni, deceduto nella notte tra venerdì e sabato a Moena, in provincia di Trento, all’interno dell’hotel Monte Pallidi. In passato il ragazzo non aveva avuto problemi di salute: a stroncarlo un malore improvviso. Il ragazzo viveva a Scafa, ma era originario di Chieti, la città in cui lavora il padre Claudio Di Nino.
Marco aveva appena finito il suo turno, intorno all’una della notte tra venerdì e sabato, e aveva raggiunto la reception dell’albergo, dove si sarebbe ritrovato con altri colleghi per un momento di relax. All’improvviso il malore, poi Marco è caduto sul pavimento. A quel punto, sentendo le urla dei colleghi, è accorso anche il proprietario dell’hotel. Una volta arrivati i soccorsi del 118, hanno provato a rianimare il 23enne, ma è stato tutto inutile. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, secondo cui non ci sono responsabilità di altre persone. La morte è avvenuta per cause naturali, molto probabilmente per un infarto.
Il proprietario dell’albergo ricorda la giovane vittima: “Marco era un ragazzo straordinario, in questo drammatico momento non posso che stringermi alla famiglia”. E racconta che Marco era arrivato a Moena solo lo scorso 20 giugno, descrivendolo come un “gran lavoratore, che metteva amore in ogni cosa che faceva”. “Si è sentito male – racconta rispetto a quanto avvenuto nella notte – era chiaro che si trattasse di qualcosa di molto grave. Con lui c’erano due colleghi, io ero fuori dall’albergo”.